Riceviamo e pubblichiamo da Vincenzo Crea*
“A seguito di specifica segnalazione è stato effettuato dal referente unico dell’ANCADIC, Vincenzo Crea, un sopralluogo nella zona adiacente al torrente Macellari situato nelle vicinanze della frazione denominata ‘Occhio’ di Pellaro (RC). In effetti, è stata riscontrata la presenza di una fitta vegetazione spontanea e arbustiva nell’alveo fluviale del Torrente Macellari – in particolare in prossimità dell’omonimo ponte stradale di via Nazionale – che, nel caso di ormai non infrequenti ed imprevedibili fenomeni pluviometrici di rilievo, sicuramente metterebbe in serio pericolo le adiacenti abitazioni, la struttura viaria, la circolazione stradale e le altre infrastrutture presenti nell’area interessata.
La presenza di fitta e alta vegetazione spontanea e arbustiva, infatti, impedirebbe, verosimilmente, in caso di rovesci temporaleschi intensi – se non addirittura di media intensità – il normale deflusso delle acque torrentizie dando origine a quei disastri ambientali che ancora oggi quotidianamente scorrono davanti ai nostri occhi e segneranno indelebilmente per molti anni ancora a venire la vita dell’indomito popolo emiliano-romagnolo.
E’ stata riscontrata altresì la presenza di copiosa vegetazione secca e arbustiva che, con l’approssimarsi della stagione potrebbe determinare, acuire o favorire – in maniera più o meno preponderante – lo sviluppo di incendi anche per autocombustione.
A ciò si aggiunge che il sistema di protezione in cemento “caduta dall’alto”, del ponte Macellari, si presenta in uno stato di forte degrado e non sembra più assolutamente essere in grado di svolgere la normale funzione di contenimento – anche a seguito di possibili urti di media entità – di un qualsiasi auto motomezzo.
Il cemento si presenta fortemente degradato, soprattutto lato monte, ovvero sul lato destro percorrendo la strada in direzione Pellaro-Reggio, è evidente il deterioramento irreversibile e si nota in gran parte l’espulsione del copriferro e la corrosione delle armature metalliche.
Lato mare, invece, ai lati della strada provinciale e a pochi metri dalla linea ferrata, si registra la presenza di vegetazione spontanea e canneti che penzolano a margine della strada sotto ai quali parcheggiano dei veicoli.
Tra i canneti sono state smaltite delle lastre di cemento amianto vecchio tipo, sacchi neri contenenti rifiuti ed è stato notato anche un gatto in stato di putrefazione.
Nell’alveo fluviale lato mare a qualche metro dalla spalla del ponte lato sud, giungono dei liquami in una struttura in cemento non meglio identificabile; non si esclude che questi possano essere riconducibili a liquami fognari. Ipotesi da verificare a cura degli Enti competenti
Con la presente l’ANCADIC chiede all’Ente competente un urgente intervento di bonifica secondo legge e la messa in sicurezza delle infrastrutture pubbliche raggiungibili in caso di eventi pluviometrici straordinari ed a salvaguardia dell’incolumità pubblica e privata.
Avevamo chiesto di sapere se al tempo della dismissione di questa strada se c’ è stato un verbale di consegna e se ci siano state delle raccomandazioni particolari per la manutenzione ordinaria e straordinaria di tutte le infrastrutture -ponti esistenti nel tratto di interesse della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Rinnoviamo la richiesta”.
*referente unico dell’A.N.CA.DI.C e responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”.