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In Calabria si celebrerà ogni anno il “Mese dei Bronzi di Riace”: il Consiglio regionale approva la proposta di legge

Il Consiglio regionale ha approvato la proposta di legge bipartisan, a firma di Davide Tavernise (M5S) e Katia Gentile (FI), che istituisce il “Mese dei Bronzi di Riace“.

“Una legge – ha spiegato il relatore Salvatore Cirillo, di Coraggio Italia – che intende incrementare, incentivare e rendere permanenti le attività di promozione dei Bronzi, favorendo la crescita del marketing territoriale regionale e aumentando l’attrattività turistica, attraverso la istituzionalizzazione di un mese dedicato in maniera stabile alla scoperta e riscoperta di tali opere d’arte”.

“Durante tale mese, individuato tra il 16 luglio e il 16 agosto – ha aggiunto Cirillo – si promuoveranno manifestazioni a carattere culturale, storico, eno-gastronomico e sportivo che, accrescendo la conoscenza della storia dei due ‘guerrieri’ e delle ipotesi connesse al loro ritrovamento e promuovendo, di conseguenza, l’approfondimento della storia regionale, delle suggestioni della Magna Graecia e del bagaglio culturale che quel periodo ha lasciato all’intera regione Calabria, riescano a migliorare e potenziare l’attrattività turistica regionale”.

Tavernise ha definito la proposta di legge “un passo per diffondere e far conoscere sempre di più la valenza dei Bronzi di Riace, non solo nella provincia di Reggio ma anche nelle altre quattro province calabresi. Daremo la possibilità, attraverso l’utilizzo dei fondi comunitari, e quindi, attraverso avvisi pubblici, come Regione Calabria, in concertazione con la Città metropolitana di Reggio Calabria e il Museo nazionale della Magna Grecia, di creare iniziative per elevare la valenza e l’importanza culturale ed artistica dei Bronzi di Riace. Questo è un anno importante – ha aggiunto Tavernise – che segue il cinquantesimo anniversario del ritrovamento delle due statue. Sono convinto che ogni anno, dal 16 luglio al 16 agosto, attraverso queste iniziative, in tutto il territorio regionale, riusciremo a portare sempre più visitatori nel Museo di Reggio Calabria e fare conoscere sempre di più i Bronzi, dimostrando che rappresentano l’immagine bella della Calabria ricca di cultura ed arte da promuovere fuori dai confini regionali”.

Per Amalia Bruni (Misto) “mettere al centro queste nostre statue consente di farle diventare uno straordinario attrattore turistico. I Bronzi – ha detto Bruni – non sono stati in grado, ma non per colpa loro, di mantenere alta l’attenzione verso la nostra regione. Penso dunque che questa iniziativa sia estremamente importante perché permette di confermare la loro centralità e quella della Calabria nel mediterraneo e in Europa”.

Valutazioni che con diverse considerazioni ha confermato anche la seconda firmataria della proposta di legge, Katia Gentile (FI). La vicepresidente della Giunta regionale, Giusy Princi, chiudendo il dibattito, ha definito la proposta di legge “una pagina storica perché dopo 50 anni – ha affermato – questa assise si pronuncia in merito al patrimonio culturale più importante della nostra regione. Un patrimonio fortemente identitario perché è innegabile quanto la Calabria sia identificata con la Magna Grecia. I Bronzi diventano così occasione culturale e di eventi e vanno a coinvolgere tutta la regione, i comuni capoluogo di provincia e la Città Metropolitana di Reggio Calabria. Sarà un’occasione per dare un forte impulso turistico al nostro territorio cristallizzando e storicizzando una data storica”.

Il Consiglio ha rinviato la trattazione della proposta di legge recante: “Modifiche alla legge regionale 14/1984 (Provvidenze in favore dei mutilati ed invalidi civili e del lavoro)”.

Approvata a maggioranza, invece, quella per la promozione dell’istituzione delle Comunità energetiche da fonti rinnovabili. Licenziata anche la proposta di modifiche alla legge regionale 14 ottobre 2002, n. 41 “Norme per la salvaguardia della coltura e della qualità della produzione di Bergamotto. Disciplina del Consorzio del Bergamotto”. Sulla proposta di legge recante Modifiche e integrazioni alla legge regionale 3 agosto 2018, n. 28 (Disposizioni per il riconoscimento della rilevanza sociale dell’endometriosi e istituzione del Registro regionale), si è aperto un articolato dibattito di apprezzamento generale per un provvedimento che pone all’attenzione della Regione una problematica ritenuta molto importante. Solo Amalia Bruni, (Misto), pur apprezzando la legge e l’istituzione della Giornata regionale sull’endometriosi, ha detto che “è necessario di fare di più, in merito ai costi delle visite ed ale liste d’attesa, magari avviando un’attività di screening sull’intero territorio regionale”.

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