E’ stata confermata la richiesta di custodia in carcere per Pino Lamari, 41 anni, operaio agricolo di S.Pietro di Caridà, località Prateria, pregiudicato, mentre è stato scarcerato, su richiesta dei difensori, avvocati Domenico Alvaro e Giuseppe Alvaro, il fratello Saro Lamari, 42 anni, imprenditore agricolo.
La decisione è stata assunta dal GIP di Palmi, dott.ssa. Giovinazzo, al termine dell’interrogatorio di garanzia avvenuto nella Casa Circondariale di Palmi, dove i due fratelli erano stati tradotti in stato di arresto in flagranza dal personale della Polizia di Stato del Commissariato di Polistena.
In seguito ad una accurata perquisizione domiciliare della casa colonica sita in c.da Cola sui piani della località Prateria del Comune di San Pietro di Caridà, dove i fratelli Lamari abitano con l’anziana madre, i funzionari ed agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Polistena, supportati dal reparto cinofilo, avevano rinvenuto, occultati dentro un fitto roveto all’esterno del capannone adibito a stalla per l’allevamento del bestiame, due sacchetti contenenti 948 gr. di sostanza stupefacente, risultata alle analisi del tipo canapa indiana.
I due fratelli, entrambi presenti alla perquisizione, sono stati tratti in arresto ed accompagnati al carcere di Palmi.
Dopo l’interrogatorio è emersa la responsabilità del solo Pino Lamari, per il quale, anche per i precedenti penali specifici, è stata applicata la custodia in carcere chiesta dal P.M., dott. Romano, mentre non sono stati ritenuti gravi gli indizi di colpevolezza a carico di Saro Lamari, per il quale è stata disposta la scarcerazione su richiesta dei suoi difensori, avvocati Domenico Alvaro e Giuseppe Alvaro, presenti agli interrogatori di garanzia.