“Credo che non ci sia sogno più bello di un mondo dove il pilastro fondamentale dell'esistenza è la fratellanza, dove i rapporti umani sono basati sulla solidarietà, un mondo in cui siamo tutti d'accordo solla necessità della giustizia sociale e ci comportiamo di conseguenza” - Luis Sepúlveda
HomeCalabriaReggio CalabriaReggio: omicidio gestore autolavaggio a Santa Caterina: arrestate due persone

Reggio: omicidio gestore autolavaggio a Santa Caterina: arrestate due persone

Nei giorni scorsi, personale della Polizia di Stato di Reggio Calabria, ha tratto in arresto, in esecuzione di due provvedimenti di Fermo di indiziato di delitto, disposti, rispettivamente, dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, e dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria, diretta dal Procuratore Roberto Placido Di Palma, 2 soggetti di origine pakistana – uno dei quali minore di età – gravemente indiziati, allo stato dei procedimenti in fase di indagini preliminari, dei reati di omicidio aggravato e di rapina aggravata in concorso, ai danni del cittadino polacco Przemyslaw Krzysztof Grudniewski, rinvenuto cadavere la mattina del 7 marzo scorso all’interno della sua abitazione, in via Italia, con le mani legati con delle fascette da elettricista ed un indumento intimo conficcato con violenza nella trachea, che ne ha determinato la morte per asfissia.

I provvedimenti restrittivi, emessi in via d’urgenza, per l’evidente pericolo di fuga degli indagati, sono stati successivamente convalidati dai rispetti Giudici per le Indagini Preliminari, che hanno contestualmente applicato per entrambi la misura cautelare della custodia in carcere.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Omicidio a Reggio Calabria: gestore autolavaggio soffocato nella sua abitazione

All’identificazione degli arrestati, gli investigatori della Sezione Omicidi della Squadra Mobile sono giunti attraverso una incessante e meticolosa attività investigativa, svolta principalmente attraverso l’acquisizione e l’analisi di numerosissime telecamere sia pubbliche che private, che hanno permesso di accertare che il delitto era stato portato a termine dai rei facendo accesso alla casa della vittima attraverso la porta finestra del balcone, che raggiungevano con l’ausilio di una scala, poi abbandonata durante la fuga.

Un importante contributo alle indagini veniva offerto anche dagli accertamenti svolti dal Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, che riusciva ad isolare alcune impronte poi attribuite agli indagati. In particolare una di esse veniva isolata su un oggetto abbandonato dagli indagati a distanza di oltre un kilometro dall’abitazione della vittima e rinvenuto proprio grazie alla minuziosa attività di ricostruzione del percorso effettuato a piedi dagli indagati sia all’andata che al ritorno.

Articoli Correlati