«Continuo ad essere preoccupato ed a monitorare attentamente l’attività di lobbying portata avanti da Giacomo Marino nei confronti del Comune di Reggio Calabria sul tema dell’edilizia residenziale pubblica. Un’attività condotta nell’ultimo ventennio prima all’interno della sezione locale dell’ente morale “Opera Nomadi”, poi attraverso la sedicente organizzazione “Opera Nomadi Reggio Calabria”, la quale oggi è denominata “Un mondo di mondi” a seguito delle rimostranze mosse dalla stessa “Opera Nomadi”, quella vera, da cui Marino era da tempo fuoriuscito».
Così in una nota il giornalista Francesco Ventura, laureatosi con una tesi in diritto amministrativo sulle acquisizioni e dismissioni immobiliari interessanti il patrimonio di edilizia pubblica residenziale del Comune di Reggio Calabria, nonché autore di un saggio sulle organizzazioni criminali di etnia rom operanti in Città, elaborato nell’ambito di una vicenda giudiziaria che lo ha visto parte offesa.
«Dai fatti del Rione Marconi nel 2013 ho maturato una certa esperienza sulle criticità legate alla gestione dell’edilizia residenziale pubblica reggina e relative politiche abitative. Sono stato udito varie volte presso le commissioni consiliari, sia di controllo e garanzia sia di assetto del territorio, in cui ho sia acquisito informazioni da parte del Comune di Reggio sia condiviso a mia volta quanto di ostensibile in mio possesso – spiega Ventura – Il tutto senza però avere costatato alcun mutamento nell’operato di Palazzo San Giorgio, il quale nei miei riguardi si è contraddistinto nel tempo per una condotta indolente se non addirittura ostile. La mancata presa di posizione sul tema da parte del Comune crea infine un vuoto mediatico, il quale è colmato da soggetti che come Giacomo Marino hanno un interesse ad autoalimentare la propria credibilità innanzi all’opinione pubblica al fine di ottenere un’influenza sull’amministrazione, sostenendo posizioni che ritengo nocive per il perseguimento dell’interesse pubblico».