Riceviamo e pubblichiamo:
“Apprendiamo dai media locali della notizia dei nuovi eletti come rappresentanti dei genitori al liceo scientifico, ai quali vanno i nostri migliori auguri di buon lavoro.
Restiamo un pó preoccupati sulle dichiarazioni iniziali dei neo eletti: “proporremo che le classi, a rotazione, con cadenza mensile, assistano alle sedute del consiglio comunale, o regionale, al fine da poter vivere da piú vicino la vita delle Istituzioni e capirne il loro funzionamento”.
È da metter in evidenza che uno degli eletti, Roberto Vizzari, è consigliere comunale del centrodestra, subentrato al dimissionario Nicola Malaspina, quindi un consigliere entrato dalla finestra solo perché un altro, come segno di protesta ha deciso dignitosamente di dimettersi mentre gli altri erano, e sono tutt’ora, rintanati nella sala d’aspetto di un notaio.
Non vorremmo che in un contesto che poco dovrebbe avere a che fare con la politica qualcuno non volesse iniziare a fare proselitismo fra i ragazzi e le loro famiglie.
Quali sarebbero i valori che i nostri giovani potrebbero apprendere da un tale consiglio comunale? Quali brillanti risultati ha prodotto negli ultimi anni? L’inefficienza assoluta che si concretizza nel vuoto cosmico dei contenuti.
Viviamo un momento critico a Reggio dove si assiste ad una subclasse politica di devoti alla Dea poltrona a caccia di uno spiraglio dove imbucarsi per una prebenda pagata dai contribuenti. Una sorta di nuovo paganesimo che sacrifica la dignità in favore di una forma più lauta ed apparentemente elegante del reddito di cittadinanza.
Forse tenta il nostro consigliere di minoranza di accendere la fiamma rivoluzionaria di giovani già sufficientemente stanchi di questa città pluri violentata da entrambi gli schieramenti politici, maggioranza e minoranza? Un tentativo quanto mai maldestro superficiale e pericoloso.
Chi avanza proposte simili dovrebbe avere un minimo di decoro e preoccuparsi di lasciare studiare i nostri giovani Reggini, farli sognare, ambire all’elevazione dello spirito, non traumatizzarli nelle misere vicende di un conclamato nullafacentismo misto a servilismo che si manifesta in allucinanti vaneggiamenti.
Lasciate la politica, e soprattutto i politici nostrani, fuori dalla scuola; lasciate che i ragazzi del Liceo mantengano un sano ricordo di quei cinque anni, visto che terminati quelli dovranno lasciare questa città, costretti ad emigrare, in mano a quei predoni che, senza remora, vogliono pure violare la scuola”.
Il Coordinatore Regionale ‘Ancora Italia Calabria’
Giuseppe Modafferi