La Corte di Appello di Reggio Calabria I Sezione ha accolto i motivi di ricorso presentati dall’avv. Mariangela Borgese ed ha assolto Pepè Domenico, che in primo grado era stato condannato a 10 anni di reclusione dal Gip presso il Tribunale di Reggio Calabria, dalla contestazione del reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti (art 74 D.P.R. 309/90), per essersi associato in un gruppo criminale articolato su più livelli, comprensivo di squadre di operatori portuali infedeli, allo scopo di commettere più delitti, concretizzatisi nel reperire ed acquistare all’estero, importare, trasportare in Italia attraverso navi in arrivo al porto di Gioia Tauro ed in altri porti nazionali, nonché commercializzare ingenti quantitativi di stupefacente del tipo cocaina, con l’aggravante della transnazionalità (ex art. 4 L. 146/2006) e dell’aver commesso i fatti al fine di agevolare (ex art. 7 L. 203/91, ora art. 416 bis 1 c.p.) l’attività della cosca di ‘ndrangheta “Bellocco” operante in Rosarno, zone limitrofe, altre zone d’Italia e all’estero.
Nell’ambito dello stesso procedimento penale, erano stati complessivamente sottoposti a sequestro 527 panetti di cocaina purissima, per un peso complessivo di 598,520 kg, nonché ricostruite plurime ulteriori importazioni di stupefacente per complessivi 312 Kg di cocaina.