“Non legherei la scelta ad un problema di sismicità che oggi è tecnologicamente superabile. Sono altre le questioni che devono essere affrontate nelle sedi opportune. Io credo che qualora ci fosse un’opera di quel tipo, se realizzata in modo tecnologicamente adeguato verrebbe inserita nell’ambito della pianificazione di Protezione civile, però preferirei che questo non diventasse un tema per il pro o il contro”. Lo ha detto il capo della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio rispondendo, a Reggio Calabria, ad una domanda dei giornalisti sul Ponte sullo Stretto.
“Il tema della protezione civile – ha aggiunto Curcio – è sempre un tema di contorno. Nel senso che le scelte dei territori attengono ad altre questioni, che sono di comunicazione, economiche, sociali, di collegamento. Noi come sistema di Protezione Civile prendiamo atto che quando, ed è una decisione politica, si dovesse fare questo tipo di soluzione, le soluzioni tecnologiche esistono. Noi facciamo le cose con le attività e le strutture che ci sono. Se si fanno strutture nuove immaginiamo e siamo certi vengano fatte con tutti i requisiti di sicurezza, dopodiché sono scelte che non attengono il sistema di protezione civile”.