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Morte Antonino Saladino nel carcere di Arghillà, il Gip respinge richiesta archiviazione e dispone nuovi accertamenti

Il Gip di Reggio Calabria, dott. Antonino Foti, all’esito dell’udienza di discussione dell’opposizione alla richiesta di archiviazione, ha disposto la restituzione degli atti al p.m. per la prosecuzione delle indagini dirette ad accertare le cause della morte di Antonino Saladino, il giovane deceduto il 18 marzo 2018 nel carcere di Arghillà in cui si trovava ristretto in custodia cautelare in attesa di giudizio.

Si tratta del secondo rigetto della richiesta di archiviazione nell’arco di poco più di anno.

Saladino, stando alle testimonianze rese dai compagni di cella, accusava già da parecchi giorni malesseri e disturbi fisici che culminavano nel tragico epilogo del 18.03.2018 quando il detenuto moriva, a soli 29 anni, nell’infermeria del carcere.

Già nel marzo 2021, a seguito della prima opposizione all’archiviazione, il GIP aveva ordinato l’espletamento di nuove attività investigative al fine di accertare eventuali responsabilità nel tragico evento.

A distanza di un anno, il p.m. aveva avanzato una nuova richiesta di archiviazione.

All’esito dell’udienza del 20.09.2022, il GIP, in accoglimento dei motivi di opposizione formulati dall’Avv. Pierpaolo Albanese, legale dei familiari della vittima, che ha evidenziato la persistente incompletezza dell’attività investigativa, ha disposto ulteriori indagini tra cui un nuovo accertamento peritale diretto a chiarire le cause della morte.

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