“Reggio bella e gentile è un lontano ricordo di un mondo che purtroppo non esiste più. Per rendersene conto non serve consultare indicatori e classifiche che sempre più spesso fotografano una qualità della vita fra le peggiori d’Italia, basta semplicemente vivere la Città ed i suoi problemi.
Il quadro complessivo è quello di una Reggio Calabria spenta, in decadenza, che non sembra più avere un’anima”.
E’ quanto dichiara in una nota Nino Foti, responsabile nazionale Mezzogiorno per Noi con l’Italia e candidato alle prossime elezioni politiche come capolista alla Camera per Noi moderati.
“In preda a mille emergenze ormai croniche – continua Foti – dalla crisi idrica, a quella dei rifiuti che restano per giorni incolti per strada, con odori insopportabili, Reggio Calabria, Città Metropolitana, sembra quasi prigioniera della propria gloriosa storia che spinge costantemente ad un confronto impietoso con il presente. Chi amministra continua a non vedere la decadenza della Città e ad umiliarla in modo evidente senza competenza ed esperienza alcuna. I finanziamenti continuano a non essere utilizzati e le grandi opere a restare incompiute, vedi ad esempio il Palazzo di Giustizia.
Chi dovrebbe rappresentarla nelle sedi istituzionali opportune – aggiunge Foti – non lo fa, lasciando la città alla deriva. L’Aeroporto dello Stretto, che, fra Reggio e Messina, potenzialmente potrebbe servire un milione di passeggeri è nell’abbandono più totale, con tutti i disagi che questa situazione comporta per chi, ad esempio, deve spostarsi per curarsi e non può farlo, chi vorrebbe investire e ci rinuncia in partenza.
Per non parlare di chi vorrebbe viaggiare per visitarla questa città, che da punto di arrivo è diventata punto di partenza. Le attività commerciali chiudono, le opportunità si sprecano e le migliori energie cercano fortuna altrove.
I cittadini di Reggio, loro malgrado, sono rassegnati all’accadere delle cose. Servirebbe invece trasformare questo malcontento in energia positiva e propositiva, cercando di unire le persone per uno scopo comune che è quello di evidenziare e risolvere i problemi e migliorare la vita delle famiglie. Sostanzialmente serve ridare a Reggio e ai reggini la dignità perduta.
Il paradosso vero – conclude Foti – è che in un momento storico così delicato, che non si ripeterà mai più in questi termini per le possibilità e le risorse che ad oggi ci sono, da qualsiasi punto di vista la si guardi Reggio non è all’altezza. Bisogna ripartire dalle persone, dal capitale umano, perché se è vero che la Città non merita quanto si sta consumando sulla sua pelle, è altrettanto vero che ora è il momento di reagire, di assumersi le proprie responsabilità e pretendere un cambiamento. Noi ci siamo e siamo pronti a fare la nostra parte”.