“Nonostante l’intervento del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili dipartimento per la programmazione strategica, i sistemi infrastrutturali, di trasporto a rete, informazioni e statistici direzione generale per le strade e le autostrade, l’alta sorveglianza sulle infrastrutture stradali e la vigilanza sui contratti concessori autostradali DIV.2 Programmazione 2 della rete ANAS S.p.A che con richiesta del 29 aprile 2022 ha richiamato l’attenzione dell’ANAS S.p.A Direzione Generale sulla richiesta urgente dell’ANCADIC di una attività ispettiva per eliminazione di infiltrazioni e di tenere informata la succitata Direzione in merito alla verifica delle problematiche rilevate e all’eventuale sviluppo delle soluzioni ritenute idonee alla soluzione delle stesse, nulla si sa e nulla di concreto è stato fatto. Sappiamo invece con certezza che sebbene le piogge siano lontane le vistose e pericolose infiltrazioni e gocciolamenti di acqua di n.d.d. nella galleria stradale del Calvario di Melito di Porto Salvo continuano ininterrottamente, soprattutto lato monte imbocco Sud. Si sottolinea fortemente che, sempre lato sud, il tratto viario lato monte a ridosso del marciapiede di servizio è interessato dalla anomala presenza in piena estate di acqua e materiale fangoso che rappresentano un ulteriore rischio per i veicoli a due ruote. Mentre per quanto possibile osservare l’acqua piovana non scorre nelle cunette predisposte per la raccolta delle acque meteoriche poste lato monte e lato mare all’imbocco della galleria per la presenza di sterpaglie, rifiuti stradali e anche vegetazione spontanea, sembrerebbe trattarsi di due brevi tratti di cunetta delle acque meteoriche che non avrebbero funzione di smaltimento, da verificare. Bisogna correre ai ripari. Si deve evitare il verificarsi di altre tragedie come quella del ponte Morandi di Genova.
Come già più volte scritto in altre segnalazioni, l’ANCADIC da qualche tempo è ulteriormente preoccupata per le sorti della sovrastante collina e dell’attuale galleria SS 106 dopo aver letto che nel progetto sottoposto in data 23 luglio 2007 alla Commissione Speciale per la valutazione di Impatto Ambientale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, riguardante i “Lavori di costruzione del 5 Megalotto Reggio/Melito, di cui siamo orgogliosi di essere stati citati, ove si certifica la presenza di una frana attiva di ampie proporzioni, all’interno della quale sono ubicati gli imbocchi di una galleria e l’attraversamento del tracciato di aree con litologie francamente argillose, caratterizzate dalla presenza di numerose aree con movimenti lenti del suolo e morfologie calanchive ed interferisce con il pSIC OT9350138 “Calanchi di Maro Simone”. Si legge tra l’altro che dalla documentazione di progetto appare evidente l’interferenza delle varie ipotesi di tracciato con aree soggette a rischio idrogeologico e rischio frane”.
E’ quanto si legge in una nota di Vincenzo Crea, referente unico dell’ANCADIC e responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”.