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Ponte sullo Stretto, la senatrice Vono (e altri 34) non si arrende: presentato Ddl per inserirlo nell’elenco delle opere primarie

Spinta in avanti per la realizzazione del Ponte sullo Stretto. Il 18 maggio scorso, un gruppo di senatori forzisti, con prima firmataria la senatrice Silvia Vono, ha comunicato alla presidenza del Senato, il Disegno di legge contenente “Disposizioni per la realizzazione del Ponte sullo stretto di Messina.

Un atto che segue le sollecitazioni arrivate nelle settimane scorse da alcuni esponenti di Forza Italia, con in testa la senatrice Silvia Vono, promotrice nel 2020 dell’intergruppo parlamentare dedicato allo sviluppo che parte dal Sud proprio attraverso la realizzazione di questa infrastruttura.

Inserita nell’elenco delle opere strategiche per l’Italia e per l’Europa, la realizzazione del Ponte era stata definita un’opera senza la quale verrebbe meno la funzionalità e l’efficienza di quello che è stato considerato il corridoio comunitario della rete Trans European Network Transport (Ten T). “Una struttura – ha commentato la senatrice Vono – la cui realizzazione dovrebbe favorire l’integrazione dei Paesi europei in vista di un mercato unico e sostenere, altresì, una politica per la decarbonizzazione dei trasporti ed un ruolo attivo dell’Unione Europea nella lotta globale ai cambiamenti climatici”.

Quella del Ponte, è una storia che parte da lontano ma che non ha mai visto la conclusione seppure si fosse arrivati addirittura ad appaltare l’opera negli anni scorsi.Un progetto che, subisce uno stop definitivo con il governo Monti.

Negli ultimi anni, dopo la relazione della commissione voluta dalla ministra De Micheli, la questione “collegamento stabile” aveva subìto un altro fermo a causa del ritardo di comunicazione di un nuovo studio di fattibilità sul Ponte sullo Stretto annunciato, a luglio del 2021, dal ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini.

“Abbiamo pensato di presentare questo Disegno di legge – ha commentato Silvia Vono – affinché il ministro e tutto il Governo si impegnino per davvero ad individuare il percorso per realizzare l’infrastruttura. Lavoreremo per l’incardinamento in commissione lavori pubblici e comunicazioni a cui è stato assegnato Non sappiamo se il disegno di legge arriverà mai in porto, però è stato assegnato per aprire un dialogo col governo e con tutti gli stakeholders che ammetteremo alle audizioni da programmare. Un primo segnale politico, cui dovrebbero seguirne altri, anche a cura dell’intergruppo parlamentare pro-Ponte”.

Il documento firmato dai 35 senatori prevede, tra l’altro, di definire le procedure per l’approvazione dello studio di fattibilità del progetto definitivo dell’opera e per la sua realizzazione, anche attraverso una o più procedure di gestione commissariale; di stabilire le modalità di finanziamento pubblico dell’opera e le modalità di eventuale partecipazione del capitale privato e di affidamento in concessione; di definire le modalità per il coinvolgimento degli enti territoriali, dei portatori di interesse e delle associazioni produttive delle zone interessate alla realizzazione e alla gestione delle infrastrutture primarie e secondarie di collegamento.

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