“È con enorme stupore che apprendiamo da autorevoli dirigenti locali della Sinistra che essere uniti non sia un buon segnale, anzi, addirittura sarebbe “non un bene per la Città” di Villa San Giovanni. Almeno così è stato letteralmente detto/scritto dall’esperto statista Enzo Musolino, commentando l’offerta politico-amministrativa del CentroDestra a supporto del candidato Sindaco Marco Santoro. Ci sorprende molto leggere certe affermazioni da parte di chi rappresenterebbe una forza politica che de “l’unione fa la forza” o frasi del genere ha fatto sempre uno dei motti per eccellenza. E soprattutto ci fa sorridere ricevere tentativi di lezioni di strategia politica da chi non solo non è riuscito a fornire alla Comunità villese un’espressione del proprio partito (il PD), ma per giunta non ha il coraggio di dire apertamente che appoggia l’altro candidato a Sindaco soltanto per motivi di opportunità. In effetti sarebbe svilente ammettere che si supporta una lista civica (civica fino ad un certo punto) perché all’interno del proprio partito non si è trovato nessuno che volesse o fosse in grado di candidarsi a sindaco. La strategia del gettare fango sugli altri è tipica di chi non ha argomenti”. Lo afferma in una nota il Comitato elettorale pro Marco Santoro Sindaco di Villa San Giovanni, in risposta alle recenti affermazioni del referente del PD Enzo Musolino.
“Ma al di là di cosa succede in casa altrui, che ci interessa ben poco, – prosegue la nota – a noi interessa cosa pensano i villesi e cosa succede/ può succedere a Villa San Giovanni. E a questo punto la domanda sorge spontanea: tra una coalizione litigiosa e una coalizione unita, tra una che si compatta attorno ad una figura ed una che non sa da che parte stare, quale può dare garanzie di governabilità e risposte alla collettività? La domanda è retorica lo sappiamo. Pur tuttavia non abbastanza da frenare certi soggetti dall’esprimere pensieri privi di senso logico. Si chiamano concetti aprioristici, senza fondamento. Cioè lo stesso modus operandi di chi preferisce sprecare fiato attaccando il CentroDestra anziché fare proposte e parlare di cosa si intende fare con i mezzi a propria disposizione”.
“Veramente qualcuno pensa sul serio che si debba dare fiducia a una lista senza sigle e simboli (apparentemente), con i soliti personaggi dietro le quinte che pensano di non esporsi e arrivare ad amministrare senza mettersi in gioco e metterci la faccia? Il “civismo” tanto sbandierato è solo un mezzuccio per accaparrarsi i voti di chi si è disamorato della politica. Ma le cose non stanno affatto così e la gente di Villa è troppo intelligente per cadere nella trappola”.
“E vogliamo precisare un concetto universale: il civismo appartiene a tutti, anche a noi, è parte integrante del vivere comune e civile, della politica stessa. Ricordiamoci, a proposito di civismo e di disprezzo per la politica, che fine abbiano fatto tutti quei bei propositi e presupposti dei Cinque Stelle. Ma, andando oltre gli esempi, il concetto è che la lista civica non rappresenta la medicina ai mali della Città. La buona salute di un Ente e quindi di un’intera Comunità, la sensibilità per le esigenze della cittadinanza, appartengono anche a chi non alza il pennacchio della lista civica”.
“La lista “Villa in Comune” di Marco Santoro racconta la propria storia non quella di altri, non nasconde vessilli o bandiere, non preferisce l’anonimato o le maschere, non maschera le proprie idee, e proprio il candidato a Sindaco è la migliore espressione di civismo che Villa San Giovanni potesse esprimere in capo al CentroDestra. Del resto, è lo stesso responsabile del circolo del PD a tessere le lodi del nostro candidato, capace di creare consenso attorno a sé”.
“Ci sa tanto che, non essendo riuscito ad unire tutte le anime del CentroSinistra villese e non riuscendo per la prima volta dal dopo guerra ad oggi a presentare la lista del PD, Enzo Musolino non riesca a darsi pace. E di certo non la troverà contestando l’unità raggiunta dal CentroDestra grazie all’impegno politico dei responsabili provinciali dei Partiti, coordinati dall’Onorevole Francesco Cannizzaro”.
“A questo punto, – conclude il Comitato – emerge senza equivoco alcuno che l’impegno di Musolino a favore della candidata a sindaco Giusy Caminiti mal si concilia con la carica che riveste in seno al PD, quale responsabile di coordinamento del circolo cittadino. È evidente che il buon Enzo vive un ruolo confuso, politico e sociale. Forse, dopo queste discutibili esternazioni, farebbe meglio a considerare le dimissioni dal Partito”.