“Donne non arrivate a questo punto. Non è una vittoria 18 anni di carcere. Non è bello sentirselo dire dopo che hai avuto dei figli dall’uomo che amavi. Mi auguro che voi abbiate la forza di denunciare per non arrivare a fare passare a tutti quello che sto passando io”. Lo ha detto Maria Antonietta Rositani a margine dell’udienza al termine della quale la Corte d’Appello di Reggio Calabria ha condannato a 18 anni e 8 mesi di carcere Ciro Russo, l’ex marito che il 13 marzo 2019 ha tentato di ucciderla dandole fuoco.
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“Diciotto anni di carcere – ha commentato la donna visibilmente commossa – sono la pena minima dopo quello che ha fatto a me e a tutta la mia famiglia. Mi auguro che se li faccia tutti.
“Ho sempre avuto fiducia nella giustizia italiana – ha detto il padre di Maria Antonietta, Carlo Rositani -. Nonostante quello che abbiamo passato in questi tre anni continuiamo ad avere fiducia nella giustizia italiana. La giustizia era che Ciro Russo ha sbagliato, e’ colpevole e ha tentato di uccidere mia figlia, la mamma dei suoi due figli. Ciro Russo deve purtroppo pagare. Dico purtroppo perche’ sono un papa’ che non avrebbe mai voluto che a sua figlia succedesse qualcosa del genere”.