«Il Governo dia seguito al piano di ristrutturazione del debito dei Comuni così come sancito dalla legge licenziata nell’ormai lontano dicembre 2019». C’è anche la richiesta dell’assessora al Bilancio, Irene Calabrò, fra quelle indicate dall’Anci che ha riunito i delegati alle Finanze delle grandi città del Paese affinché Palazzo Chigi si impegni a dare risposte, precise e puntuali, alle necessità degli enti locali.
«In questi anni – ha detto la Calabrò – sono stati fatti dei passi in avanti, ma troppo piccoli per infondere stabilità e serenità alle casse dei Comuni. Il Governo deve impegnarsi seriamente a chiudere una partita che rischia, concretamente, di ingolfare le economie delle città italiane».
Risposte che «devono arrivare anche rispetto al mutato scenario economico internazionale che vede un aumento esponenziale per il rifornimento dell’energia elettrica».
«I bilanci dei Comuni italiani – ha aggiunto – risentono pesantemente di rincari che vincolano ogni impegno a previsioni di spesa difficilmente calcolabili. Un dato per niente affatto marginale perché si ripercuote, inevitabilmente, sui servizi offerti e sui costi imposti alle comunità».
C’e, poi, un’altra tematica molto delicata e legata alle conseguenze del conflitto russo-ucraino per i nostri territori: «La gestione dell’emergenza da parte dei Comuni, impegnati in prima linea nell’alleviare le sofferenze dei popoli in guerra, implica sforzi notevoli e imprevisti. Per questo motivo, il Governo dovrà affrontare la questione stanziando congrue risorse in favore dei singoli enti locali chiamati, ancora una volta, a fare gli straordinari».