A Cirò Marina proseguono le indagini dei Carabinieri dopo l’arresto, nei giorni scorsi, di un ventiduenne indagato per una serie di condotte estorsive e persecutorie ai danni del titolare di un locale del centro cittadino.
Secondo quanto ricostruito finora, e condiviso dall’Autorità giudiziaria, le azioni sarebbero iniziate nel luglio 2025, quando al commerciante sarebbe stato imposto un pizzo di 300 euro al mese, accompagnato dalla minaccia di incendiare il locale. Nei mesi successivi sarebbero seguiti ulteriori atti intimidatori e sottrazioni di beni, fino a generare nella vittima un tale stato di paura da indurla a chiudere il locale.
Un ruolo rilevante è emerso anche a carico di un altro soggetto, di 26 anni, ritenuto complice dell’episodio estorsivo avvenuto nel luglio 2025. Proprio a seguito dell’interrogatorio preventivo reso da quest’ultimo, gli elementi acquisiti hanno consentito di definire con maggiore precisione la sua posizione. Sulla base del materiale investigativo raccolto il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Crotone, su richiesta della Procura, ha emesso una misura cautelare nei confronti dell’uomo, ovvero il divieto di dimora nel Comune di Cirò Marina, eseguita nelle ultime ore dai Carabinieri.
