“L’istituzione dei corsi con UniLink? Non toglie niente a nessuno, anzi abbiamo la possibilità di fare studiare quei ragazzi che nelle graduatorie nazionali non risultano idonei a entrare a Medicina in Calabria. E quindi evitiamo che questi giovani vadano a finire in Albania, in Bulgaria, in Romania creando sicuramente un aggravio economico per le famiglie”.
Così il rettore dell’Università di Catanzaro Giovan Battista De Sarro, incontrando i giornalisti, ha motivato il senso dell’iniziativa relativa all’attivazione di corsi di laurea interateneo in medicina, infermieristica e fisioterapia con un ateneo privato, la Link Campus University, a Crotone in discussione domani alla riunione del Comitato dei rettori delle università calabresi. La proposta che il Coruc dovrà ratificare ha provocato la piccata reazione del Senato accademico dell’Unical che ha definito ‘estemporanea’ la seduta del Comitato lasciando intendere la propria netta opposizione.
“Noi mettiamo a disposizione dei docenti e delle strutture – ha aggiunto De Sarro – fino a quando la Unilink non potrà utilizzare strutture a Crotone, dando così un’ulteriore possibilità ai ragazzi calabresi e non solo. Adesso la possibilità è quella di andare all’estero dove, però, il titolo non è riconosciuto. Noi garantiamo con la possibilità di studiare in Calabria, con i nostri docenti, di avere una formazione analoga consentendo a quanti vogliano tentare nel secondo anno di poter rientrare nel contingente nazionale di medicina. Altrimenti faranno un percorso analogo a quello che si fa in Albania o altrove”. In riferimento alle contestazioni avanzate dal Senato Accademico dell’Unical, De Sarro ha detto che “se andiamo a leggere vediamo che in realtà non è stato capito il significato di questa convenzione. Questi studenti non interessano il contingente nazionale degli studenti idonei perché costoro preferiscono l’università pubblica mentre tutti gli altri vanno all’estero”. Rispetto alla convocazione del Coruc De Sarro ha negato qualsiasi forzatura. “sono state fatte riunioni convocate anche 24 ore prima. Dovremmo discutere sull’importanza di investire in questo modo e sulle possibili ricadute”.
“I nostri studenti della parte medica e delle professioni sanitarie vanno già sul territorio a Lamezia, a Cosenza, a Reggio Calabria, a Crotone e Vibo. Noi non facciamo nulla di diverso da quello che abbiamo fatto finora”.
“A Crotone ci sono le condizioni per lavorare – ha aggiunto De Sarro – in alcuni reparti che fanno parte della rete formativa delle nostre scuole di specializzazione. Non tutti ce l’hanno ma per quelle che non ce l’hanno garantiamo noi. Noi abbiamo garantito Cosenza e formato sedi con altri atenei anche in territori critici come Vibo e Crotone. Da un lato ci sarà la garanzia dei nostri docenti dall’altro c’è un investimento da parte di UniLink. I docenti saranno 26, 13 della Magna Graecia e 13 forniti dall’università privata. La cosa sarà valutata dal Cun e dall’Anvur che valuteranno la credibilità dell’intera operazione”. “Sia chiaro: non si toccano i posti di nessun ateneo – ha detto ancora il rettore della Magna Graecia – e tutti avranno garantiti i loro studenti con un plus di formazione di figure che servono al territorio. Aggiungo che alla fine Catanzaro, rimane al centro della formazione sanitaria di tutto il territorio”.
“Il presidente della Regione Roberto Occhiuto era informato e anche abbastanza bene su questa operazione. E’ chiaro che non saremmo partiti senza un suo placet. D’altro canto ha più volte dichiarato – ha aggiunto il rettore De Sarro – che gli interessa aumentare la capacità formativa degli atenei calabresi. Non penso quindi che possa fare marcia indietro su questo, anche perchè è stato il primo a dichiararlo”.