Un esposto per il modo “gravemente inappropriato” con cui sono stati impiegati uomini e mezzi militari in occasione del naufragio del barcone caricato di migranti avvenuto a Steccato di Cutro il 26 febbraio che ha provocato 93 vittime accertate, è stato presentato dal “Contributo civico” di Cittadinanzattiva di Napoli al Tribunale militare del capoluogo campano e al Comando generale delle Capitanerie di porto. Lo scrive il Quotidiano del Sud.
L’impiego di uomini e mezzi viene ritenuto “inidoneo sin dal momento della prima segnalazione Frontex – è scritto nel documento secondo quanto riporta il quotidiano – ed anche in seguito al sopraggiunto mare forza 4 che impediva sia la continuazione di ricerca dell’imbarcazione da parte di personale della Guardia di finanza e la conclusione della codificata operazione di polizia che di fronteggiare, nelle migliori condizioni possibili sotto il profilo della sicurezza, la conclamata situazione di pericolo assicurando la continuità delle operazioni in mare di ricerche e soccorso del barcone segnalato per salvare vite umane”.