“Frontex si rifiuta di consegnare gli atti richiesti ai familiari delle vittime del naufragio di Cutro”. Lo denunciano i legali di diverse famiglie di passeggeri deceduti nel tragico naufragio del 26 febbraio scorso.
Il 15 marzo avevano presentato “un’articolata richiesta di accesso agli atti all’agenzia dell’Unione Europea delle frontiere per ottenere copia delle comunicazioni scritte e orali con le autorità, non solo italiane ma anche greche, i tracciati radar del velivolo 2-WKTK cioè il noto Eagle-1, il video integrale (di cui è stato ieri reso disponibile uno spezzone da il Corriere della Sera), le fotografie con termocamera e le tracce audio del CVR, la scatola nera dell’aeromobile, che registra le conversazioni fra i piloti in cabina”. “Ieri sera è pervenuto il rifiuto”, dicono.
“Secondo Frontex – che però conferma l’esistenza di ben 11 documenti nel dossier – consegnare le informazioni metterebbe a repentaglio, rivelandone le modalità operative, le attività di intelligence di Frontex, a tutto vantaggio di trafficanti e contrabbandieri – dicono i legali – Inoltre rivelerebbe dati personali riservati ed infine comprometterebbe l’esito di quella che viene definita “l’indagine in corso””. Per l’avvocato Stefano Bertone, uno dei legali ad aver presentato l’istanza “la risposta è in linea con l’atteggiamento di chiusura totale di Frontex, che sistematicamente da anni respinge le istanze, tanto da essere stata richiamata dall’Ombudsman della Commissione.
Inoltre smentisce dopo un solo giorno le dichiarazioni in Parlamento Europeo del suo direttore che aveva parlato enfaticamente di massima trasparenza da parte dell’Agenzia. Impugneremo senz’altro la decisione: l’interesse pubblico in questo caso sorpassa qualunque considerazione di natura tecnica, alcune delle quali davvero infondate come la tutela della privacy”.
Aggiunge l’avvocato Enrico Calabrese “a prescindere da ciò che sarà il risultato dell’impugnazione, lunedì prossimo farò specifica istanza alla Procura di Crotone affinché acquisisca da Frontex tutti gli undici documenti di cui ci hanno comunicato l’ esistenza, verificando che anche le tracce audio della cabina siano state inviate e siano presenti”. Per i legali “è comunque di interesse scoprire che anche Frontex ha aperto un’indagine su questa tragedia, monitoreremo con attenzione il prosieguo che avrà senza dubbio ricadute sull’individuazione delle responsabilità”.