Conferire la medaglia d’oro al merito civile ai cittadini di Crotone e Cutro. È questa la proposta approvata all’unanimità dal consiglio comunale di Cirò Marina in una seduta convocata per riconoscere “l’impegno di cittadini, amministratori e istituzioni locali di Crotone e Cutro nel soccorso dei migranti” che “hanno dimostrato al mondo intero la generosità del popolo italiano anche in momenti così drammatici”.
Il Consiglio comunale, così come è riportato nella delibera, ribadisce che “attribuire un riconoscimento alle comunità di Crotone e di Cutro significa anche non dimenticare questa immane tragedia e riconoscere simbolicamente l’importanza del dovere morale di tanti che, come il nostro territorio, quotidianamente sostengono con impegno e responsabilità l’accoglienza con concretezza, realismo ed umanità”. Nella delibera inviata alla Prefettura di Crotone, si sottolinea che “il messaggio trasmesso è stato quello di una popolazione civile, dignitosa, di profonda umanità e fratellanza, che non ha esitato nemmeno un attimo per condividere il dolore di una tragedia”.
Nel frattempo, “a seguito di un’istanza presentata dall’associazione Memoria Mediterranea, è iniziato il prelievo dei campioni salivari dei campioni dei DNA dei familiari delle Vittime dei dispersi”. Così in una nota, il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli. “Ciò avviene dopo 17 giorni dal naufragio e solo dopo che la stragrande maggioranza dei familiari delle vittime che sono ancora disperse o i cui cadaveri sono da pochi giorni stati trovati, ma irriconoscibili, è tornata nei propri Paesi di residenza in Europa e non solo. Questa – aggiunge – era un’iniziativa che avrebbe dovuto intraprendere il ministero degli Interni in base alla legge n. 85/2009, ma che non ha mai avviato nonostante più di una volta fosse stata sollecitata”.
“Ricordo – prosegue – che proprio ieri mattina avevo depositato la lettera alla Presidente del Consiglio Meloni, che ancora oggi non mi ha risposto. È incredibile che tutto ciò avvenga con questo clamoroso ritardo che impedirà, se i familiari che sono partiti non verranno rintracciati, di poter realizzare il riconoscimento dei cadaveri ritrovati che, dopo oltre due settimane in mare, sono completamente irriconoscibili. Solo attraverso il DNA sarebbe possibile determinare il riconoscimento familiare per questi corpi”.
Partiranno intanto in serata per Bologna altre due salme delle vittime del naufragio del 26 febbraio a Steccato di Cutro, in provincia di Crotone. Si tratta – spiega l’Amministrazione comunale felsinea in una nota – di due ragazzi di 19 e 22 anni di nazionalità afgana. Domani alle 14 al cimitero di Borgo Panigale saranno celebrati in forma privata i funerali con rito islamico dal presidente dell’Unione delle comunità islamiche d’Italia, Yassine Lafram. Alle esequie parteciperà l’assessore comunale Massimo Bugani, in rappresentanza della città. Le salme arriveranno nel capoluogo emiliano accompagnate da alcuni familiari che saranno accolti dal Comune di Bologna. “L’Amministrazione – conclude la nota – desidera rivolgere un sentito ringraziamento al personale di Bologna Servizi Cimiteriali, del Comune e di Asp, impegnati nell’accogliere salme e familiari”.