Verranno trasferiti in un hotel sulla costa di Crotone i sopravvissuti al naufragio avvenuto domenica 26 febbraio a Steccato di Cutro. Nella struttura sono già ospitati alcuni dei familiari.
La decisione, secondo quanto si è saputo, è stata presa direttamente dal Ministero degli interni. Degli 80 superstiti 54 erano stati accolti nel Centro di accoglienza richiedenti asilo di Isola Capo Rizzuto, 12 erano entrati nel Sistema Sai a Crotone, 8 sono ancora ricoverati in ospedale, 2 minori non accompagnati sono stati collocati nelle strutture dedicate, 3 sono gli scafisti che si trovano in carcere.
I migranti sopravvissuti al naufragio, nell’immediato, erano stati posti all’interno di due padiglioni: uno per donne e bambini ed uno per soli uomini adulti, ognuno dotato di bagno, specificano fonti della Croce rossa che gestisce il Cara. Una scelta provvisoria, spiegano dalla Croce rossa, quella di aver ospitato i sopravvissuti nei padiglioni che è stata motivata dalla necessità di dare loro la possibilità di incontrare i parenti giunti subito dopo aver saputo del naufragio, ma anche per svolgere attività del team di supporto multidisciplinare dedicato esclusivamente a loro.
Nei giorni successivi i sopravvissuti erano poi stati trasferiti nei moduli abitativi. Non era stato attivato il trasferimento nei centri Sai perché dovevano svolgere i riconoscimenti dei cadaveri.
Sempre dalla Croce rossa sottolineano che a tutti è stata fornita la massima assistenza, gli indumenti ed anche le scarpe.
Attualmente al Cara di Isola Capo Rizzuto sono ospitati, complessivamente, 651 migranti su una capienza di 640.