”I cittadini possono dare dei segnali simbolici, come stanno facendo le persone della Calabria che portano fiori o giocattoli sulle bare dei bambini. Ogni simbolo va bene. Il governo deve agire un po’ oltre i simboli, il governo ha il potere di cambiare le cose”.
Così Cecilia Strada, figlia del fondatore di Emergency, Gino Strada, e attivista, commentando l’ipotesi del prossimo cdm a Cutro, a margine della manifestazione milanese contro le politiche migratorie del governo.
Secondo Strada, il governo ”deve lavorare sui decreti flussi, per permettere alle persone di entrare legalmente e deve impegnare ogni suo sforzo nella ricerca del soccorso in mare. Dal governo non mi aspetterei simboli, i fiori possiamo portarli tutti, il governo deve agire”.
Quindi conclude: ”Mi viene difficile pensare che questo governo possa davvero aprire i canali di accesso sicuri e legali, visto che la campagna elettorale di questi partiti è da sempre basata sul ‘prima gli italiani, teniamo fuori gli stranieri”’.