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I progetti Sabir e le sfide dell’Europa: social housing, alimentazione e inclusione educativa

L’associazione Sabir e l’equipe di progettazione hanno preso parte alla Settimana Europea delle Regioni e delle Città #EURegionsWeek presso la sede del Parlamento Europeo di Bruxelles. Si tratta di un evento organizzato congiuntamente dal Comitato Europeo delle Regioni (CdR) e dalla Direzione Generale Politica Regionale e Urbana (DG REGIO) della Commissione europea, della durata di quattro giorni nel corso dei quali le città e le regioni presentano esempi della propria capacità di creare crescita e occupazione e di attuare la politica di coesione dell’Unione Europea, dimostrando quindi l’importanza del livello locale e regionale per una buona governance europea. Lo slogan di questa edizione era incentrato sulle nuove sfide per la coesione dell’Europa; i temi prioritari sono stati quelli relativi all’emergenza migranti, alla sostenibilità ambientale e alla qualità di vita.

L’associazione Sabir, in qualità di ente del terzo settore schierato in prima linea sul fronte delle emergenze che affliggono il territorio crotonese, ha avuto modo di illustrare le strategie di intervento ed i progetti attivi per fronteggiare i bisogni dei migranti e delle famiglie che vivono in condizioni di disagio socio economico. A gennaio del 2022, l’associazione Sabir, ha avviato ad esempio il progetto C.A.R.E Casa Accoglienza Resilienza Empowerment, prima esperienza pilota di Social Housing del territorio, che prevede il recupero di un terreno che era stata danneggiato da atti vandalici e la ristrutturazione di un’abitazione con la collocazione di una famiglia immigrata. Poiché la sola questione abitativa non rappresenta una soluzione definitiva per affrontare l’emergenza sociale, il progetto ha previsto anche l’accompagnamento in ambito lavorativo e sociale al fine di fornire ai beneficiari gli strumenti necessari per sottrarsi alla loro condizione di povertà, sia essa di natura abitativa, economica, educativa e/o culturale. Per quel che riguarda invece la promozione di strategie eco sostenibili e solidali, il recupero del terreno abbandonato, che era diventato luogo di discarica, si è realizzato trasformandolo in uno spazio verde inclusivo con duplice finalità: i prodotti derivanti dall’orto solidale, oltre ad essere destinati alla famiglia beneficiaria del progetto di social Housing, sono stati destinati ad attività di orto-terapia per i bambini del centro “a casa di Iulia”.

Il centro, gestito dall’Associazione Sabir, nasce nel 2018 e i suoi utenti sono principalmente bambini con disturbi del neurosviluppo, disturbi dell’apprendimento e del linguaggio; ognuno di loro è inserito il un percorso terapeutico individualizzato volto all’acquisizione di autonomie, abilità cognitive, scolastiche e sociali. Le attività del progetto C.A.R.E hanno permesso ai bambini del centro di cimentati in attività volte alla coltivazione e raccolta di spezie ed ortaggi; lo scopo prioritario è stato quello di promuovere un’educazione alimentare sana e rispettosa dell’ambiente. Vivere la natura e il lavoro con le piante, prendersi cura di un orto o di piante da giardino, rappresenta una componente preziosa negli interventi educativi, nella riduzione di ansia e paure e nella promozione di uno stile di vita sano.

Con l’arrivo della primavera sono state organizzate merende, giochi all’aperto e visite guidate durante le quali l’agricoltore ha illustrato le caratteristiche dei semini e delle piante, per poi passare alla semina e al raccolto. I bambini hanno potuto osservare e vivere in prima persona il magico processo della natura ed avere la possibilità di portare sulle proprie tavole prodotti ortofrutticoli coltivati e curati direttamente da loro. Tale attività si ricollega anche a uno dei seminari seguiti dall’Associazione Sabir durante la EU Region Week che ha affrontato proprio il tema della qualità del cibo nelle mense scolastiche. Questa filiera di intervento è uno degli assi prioritari su cui Sabir lavorerà nel prossimo futuro.

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