Una pagina del giornale con le foto e i nomi di tutte le persone morte per incidente stradale nel tratto calabrese della statale 106. E’ quella pubblicata sull’edizione de Il Crotonese in edicola da oggi, venerdi’ 16 settembre 2022. Da gennaio sono 23 le persone morte nel tratto calabrese della strada che unisce Taranto a Reggio Calabria.
L’iniziativa del bisettimanale nasce dopo l’ennesimo tragico incidente avvenuto proprio a Crotone martedi’ scorso nel quale ha perso la vita il giovane meccanico Davide Luly. Il giornale ha pubblicato le foto dei sei morti crotonesi sulla 106 da inizio anno e i nomi di tutte le altre 17 vittime della statale negli altri tratti calabresi. “Un promemoria – si legge nell’articolo – per chi si appresta a salire al governo per ricordare loro l’importanza di una vita umana e che, se vogliono, possono davvero cambiare le cose anche in questo tratto di Calabria. I numeri danno l’idea di una vera mattanza che avviene sulla 106 dove la gente muore mentre va a lavorare o semplicemente viaggia”.
“Numeri – prosegue l’articolo – che indicano come aumenta sempre di piu’ l’incidenza di pericolosita’ del tratto della Statale 106 che attraversa soprattutto le province di Crotone e Cosenza. Nei 132 chilometri di Statale 106 del reggino nel 2022 ci sono state 3 vittime: una ogni 44 chilometri. Nella provincia di Catanzaro i decessi per incidente sulla 106 sono stati 4, quindi, una vittima ogni 21,5 chilometri. Nella provincia di Cosenza 10 morti: una vittima ogni 13 chilometri. Infine, nella provincia di Crotone ci sono state sei vittime, una ogni 14 chilometri”.
Nel “memorandum per coloro che andranno a governare il Paese dal 25 settembre”, il Crotonese ricorda anche che “dei soldi promessi sono stati assegnati appena 220 milioni per il tratto Crotone-Cutro (ma per arrivare a Catanzaro il fabbisogno e’ di 1.300 milioni di euro, che non ci sono…), mentre dei 3 miliardi promessi al momento l’unica certezza e’ che non e’ stato stanziato nemmeno un centesimo di euro. E intanto sulla 106 ogni giorno si rischia la vita”.