«Questa sera associazioni e cittadini saranno in piazza a Crotone per urlare “Forza Davide” e manifestare contro la violenza e per il diritto a vivere in una società civile. Non potrò essere al loro fianco fisicamente, per impegni istituzionali che non posso rinviare, ma sono comunque con loro – e con Davide – con il cuore e con la mente.
Sono innanzitutto una mamma e mi stringo forte attorno a mamma Giusy e a questa giovane vittima di una barbarie senza senso, sperando che possa riprendersi presto e tornare nella sua città natale per riprendere la sua vita e tifare per il suo amato Bologna».
L’Assessore alle Politiche sociali della Regione Calabria, Tilde Minasi, si unisce al coro di dolore per quanto accaduto qualche giorno fa a Crotone, dove un 22enne di Bologna, Davide Ferrerio, è stato ridotto in fin di vita da un coetaneo che lo ha pestato a sangue per futili motivi.
Ventinove tra associazioni e comitati di cittadini oggi alle 19.30 saranno a Piazzale Ultras per una protesta di solidarietà. «Forza Davide, siamo tutti con te!», scrivono in una nota, in cui parlano, a ben ragione, di «atto vile e brutale, spartiacque tra la civiltà e la barbarie di una comunità», stigmatizzando soprattutto il fatto che molti cittadini non si siano preoccupati di intervenire a difendere il ragazzo.
«L’indifferenza di queste persone è un altro degli aspetti terribili di questa drammatica vicenda – sottolinea l’Assessore -. Fa il paio con l’omertà cui purtroppo troppo spesso la nostra società si conforma e che rende complici di atti illeciti ed efferati come questo.
Non si può rimanere fermi o zitti nel momento in cui si assiste a scene del genere e nemmeno dopo che il fatto è accaduto. In questo caso l’autore del pestaggio è stato arrestato grazie al grande lavoro delle forze dell’ordine, ma serve sempre la collaborazione della comunità, anche per evitare che casi così si ripetano».
L’Assessore Minasi si sofferma, poi, sull’aggressore e la sua giovane età.
«Duole scoprire che ad agire così sia stato un altro giovane di soli 22 anni, la stessa età di Davide. Penso alla sua famiglia e penso alla sua vita distrutta.
Certo, avrà una seconda possibilità, una volta individuate processualmente le sue responsabilità il sistema gli offrirà opportunità di rieducazione e recupero, ma bisogna chiedersi perché cose del genere continuino ad accadere, e certo non solo in Calabria. Noi come Istituzioni e tutta la comunità dobbiamo occuparci dei nostri ragazzi per educarli alle emozioni e al rispetto degli altri – dice Minasi -. La violenza non è mai la strada giusta e dobbiamo fare in modo che tutti loro lo capiscano. Dobbiamo offrire percorsi di crescita interiore e intellettiva, riempire il loro tempo di cose positive, insegnare l’amore per la vita».
Infine, un ultimo pensiero per Davide.
«Ci auguriamo che anche Davide abbia la sua seconda possibilità.
La Regione, come annunciato dal Presidente Occhiuto, si costituirà parte civile, accanto alla sua famiglia, nei procedimenti giudiziari contro l’aggressore. La mamma di Davide, crotonese, ha detto che non sa se, dopo questo episodio, riuscirà a tornare nella sua città d’origine. Noi speriamo abbia invece voglia di farlo e anzi faremo di tutto perché la Calabria sia ancora, per lei e per chiunque altro, la terra accogliente che tutti conoscono. E – conclude Minasi – aspettiamo Davide a braccia aperte, per salutarlo, assisterlo e chiedergli scusa, a nome di tutta la collettività calabrese».