Non lo è purtroppo alle nostre latitudini.
Occorre “prendere atto” che tutto ciò che fa sviluppo, fa storia e fa cultura, nella nostra terra, va e viene osteggiato.
In antitesi al concetto di tutela e salvaguardia del patrimonio comune, finanche quella che è l’area di Parco Pignera e con esso il museo di Pitagora, ancora una volta, l’ennesima, provano a resistere alle fiamme di una cultura insana: esatto contrario del “fare comunità”.
Un vile attacco, verso l’unicità di un luogo che, ormai da tempo, è sempre più faro di cultura ed innovazione.
Un luogo ed un’attività che vanno valorizzate, tutelate e difese nell’interesse di tutti.
A Santo Vazzano ed ai suoi collaboratori, che con abnegazione e straordinario e volontaristico impegno, hanno, nel corso degli anni, realizzato molto più di un tangibile e strategico processo innovativo, il mio affetto e la mia solidarietà”. Lo afferma in una nota Flora Sculco.