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Aperitivo Azzurro e Natale Solidale: a Diamante Forza Italia Giovani tra radicamento territoriale, comunità e protagonismo giovanile

Un momento di comunità che assume il valore di un segnale politico concreto. I giovani di Forza Italia scelgono di esserci, di organizzarsi e di costruire iniziative nei territori, dimostrando che la partecipazione non è uno slogan, ma un metodo di lavoro. È in questo quadro che si è svolto ieri, lunedì 22 dicembre, presso un noto locale di Diamante, l'”Aperitivo Azzurro e Natale Solidale”, promosso dal Coordinamento Forza Italia Giovani Alto Tirreno Cosentino, nell’ambito della raccolta solidale lanciata dal Coordinamento Nazionale della giovanile forzista.

Un’iniziativa capace di tenere insieme attenzione sociale e presenza sul territorio, trasformando un momento di convivialità in un gesto concreto di responsabilità pubblica. I partecipanti hanno contribuito portando generi alimentari a lunga conservazione, destinati alle famiglie più bisognose del circondario, affermando un modo di intendere l’impegno politico fondato su azioni concrete, continuità e responsabilità verso la comunità.

Al tavolo, insieme, i dirigenti della giovanile: Francesco Catera, Vice Coordinatore Vicario Regionale FI Giovani, Biagio Riccardi, Coordinatore Alto Tirreno Cosentino per FI Giovani, Matilde Greco, Coordinatrice del XIV Municipio di Roma, e Serena Palladino, Coordinatrice cittadina di Diamante. A testimoniare l’attenzione istituzionale verso il percorso politico della giovanile e il lavoro che si sta consolidando sul territorio, ha preso parte all’iniziativa anche il Consigliere regionale della Calabria Antonio De Caprio, intervenendo nel dibattito e confrontandosi direttamente con i giovani militanti.

A rimarcare la crescita del gruppo e la solidità di un percorso costruito sul campo è stata Matilde Greco, che ha richiamato il valore dell’organizzazione, della continuità e della coerenza come elementi decisivi per trasformare l’entusiasmo iniziale in una presenza politica strutturata. «Siamo partiti in pochi, eravamo in quattro, ma abbiamo iniziato a costruire con costanza: dal primo evento all’università fino al lavoro sul tesseramento. Oggi il gruppo dell’Alto Tirreno Cosentino è cresciuto e questo dimostra che la serietà viene riconosciuta. Quando l’impegno è credibile e riconoscibile, i giovani rispondono». Greco ha inoltre ribadito come, pur vivendo fuori dal territorio, la sua attenzione e la sua presenza politica non siano mai venute meno: «La distanza geografica non ha mai significato distanza politica. Al contrario, il confronto costante e il legame con questo gruppo hanno rafforzato il mio impegno. Seguo questo percorso con convinzione, perché qui vedo crescere una classe dirigente giovane, responsabile e determinata». Nel suo intervento ha poi ripercorso il proprio avvicinamento a Forza Italia, sottolineando il valore della militanza come scelta consapevole di appartenenza e di valori: «Mi sono avvicinata a Forza Italia qualche anno fa, seguendo con attenzione la campagna elettorale regionale di Antonio De Caprio, che mi ha profondamente segnata. Da allora ho riconosciuto in questo progetto politico ideali nei quali mi ritrovo e che oggi mi vedono impegnata in prima persona. Essere qui è un onore, perché significa portare avanti questa passione con spirito di squadra. Forza Italia sempre».

Sulla stessa linea l’intervento di Francesco Catera, che ha richiamato con forza la centralità dei valori fondativi di Forza Italia e della presenza costante nei territori. Un richiamo che riporta al 1994 e alla visione politica di Silvio Berlusconi: libertà, responsabilità, merito, vicinanza alla gente. «Sono questi – ha sottolineato – i valori dell’inizio, quelli su cui Forza Italia è nata. Valori che non possono restare memoria del passato, ma devono tradursi ogni giorno in comportamenti, scelte e impegno concreto». Catera ha poi evidenziato il significato politico di iniziative come questa: «Serate come questa contano perché dimostrano che esiste una comunità viva, che crede ancora nella buona politica e che sceglie di esserci con passione e spirito di servizio. Essere qui oggi in tanti è un segnale chiaro: quando la politica ritrova un’anima e un orizzonte di valori, le persone rispondono».

Serena Palladino ha ringraziato i presenti e ribadito con determinazione l’impegno portato avanti sul territorio, sottolineando come il lavoro della giovanile a Diamante sia ormai concreto, continuativo e riconoscibile. Un impegno che, come emerso dal confronto con i partecipanti, è oggi ampiamente condiviso, al punto da rendere la cittadina tirrenica un punto di riferimento e un baricentro dell’azione politica della giovanile sul territorio. «Diamante – ha dichiarato – sta dimostrando che, quando c’è organizzazione e quando il lavoro è costante, i risultati arrivano. Qui non stiamo costruendo iniziative isolate, ma una presenza politica stabile, capace di coinvolgere e di dare voce ai giovani. Il nostro obiettivo è continuare su questa strada, rafforzando il legame con la comunità e contribuendo in modo serio e responsabile alla crescita del territorio».

Nel suo intervento, Biagio Riccardi, Coordinatore Alto Tirreno Cosentino per FI Giovani, ha posto con nettezza il tema della coerenza come criterio decisivo dell’azione politica. «In Calabria non basta riempire le piazze: qui, più che altrove, contano la sostanza, le scelte e la coerenza. Perché tra il dire e il fare, spesso, c’è di mezzo la Calabria». Una coerenza che, ha spiegato, significa: «avere il coraggio di restare, di assumersi responsabilità e di non usare la nostra terra come un palcoscenico temporaneo o un trampolino personale». Ha quindi insistito sulla necessità di dare ai giovani prospettive reali: «Il punto centrale oggi è offrire ai giovani una ragione concreta per tornare e per restare. Non servono parole suggestive, ma scelte che parlino di impegno, presenza e radicamento». In questo quadro ha richiamato l’esempio del Consigliere regionale Antonio De Caprio: «Un imprenditore di successo che ha scelto di mettersi al servizio del territorio, ascoltando le comunità e dando voce a chi troppo spesso è rimasto ai margini». Nel concludere, ha ribadito con forza il senso della scelta di restare: «Restare in Calabria non significa accontentarsi, ma scegliere. Scegliere di difendere la dignità della nostra comunità e di trasformare le potenzialità di questa terra in opportunità reali. I giovani non chiedono eroi, ma riferimenti credibili. E la Calabria non è una terra di conquista: è una terra da servire».

Ampio e centrale l’intervento che ha chiuso la serata del Consigliere regionale Antonio De Caprio, che ha attribuito all’iniziativa un significato politico preciso: un gesto di solidarietà che diventa misura di credibilità e vicinanza reale.
«Condividere un gesto, regalare anche solo un sorriso, oggi non è poco: è un segnale. Perché c’è un Paese reale che fatica e c’è un territorio che chiede risposte concrete». In un contesto in cui la classe media si è ridotta e troppe persone faticano ad arrivare a fine mese, De Caprio ha ribadito che la politica non può permettersi di parlare in astratto: «Chi fa politica deve tenere come bussola la realtà, altrimenti rischia di costruire risposte che non corrispondono alla vita delle persone». Da qui il riconoscimento del valore dell’iniziativa della giovanile, letta come una scelta di responsabilità: «Quello che avete fatto stasera è un esempio concreto di come si trasformano i valori in fatti. Non parole, ma un gesto reale, un atto di comunità». E ha chiarito il senso della propria presenza: «Sono venuto con piacere, non perché siamo in campagna elettorale, ma perché qui c’è uno spirito di solidarietà e soprattutto c’è un percorso che merita attenzione». Il Consigliere regionale ha poi insistito con forza su un punto metodologico e politico centrale: il valore dei giovani come risorsa strategica e motore indispensabile di rinnovamento. La partecipazione deve diventare proposta, responsabilità e capacità di incidere attraverso un lavoro ordinato e continuo.
«Avete una tessera, avete scelto di impegnarvi: questa è una scelta che ha valore politico. E noi abbiamo bisogno di voi, delle vostre idee, dei vostri suggerimenti e del vostro contributo, perché senza il protagonismo dei giovani non c’è futuro per i territori né per una comunità politica credibile». L’invito è stato quello di vivere il partito come una comunità viva e un luogo autentico di confronto: «Dentro una comunità politica bisogna esprimere le proprie idee, anche quando sono in dissenso: è così che si cresce, è così che si costruisce una classe dirigente consapevole». Nel merito delle priorità territoriali, ha richiamato l’esigenza di ragionare per sistema: l’Alto Tirreno cosentino non può essere letto per frammenti, ma come un’area che deve dotarsi di obiettivi chiari e prospettive concrete. Tra le urgenze, ha indicato mobilità e infrastrutture, perché incidono direttamente sulla libertà di studiare, lavorare e costruire futuro: «La mobilità non è un dettaglio: è una condizione di futuro», ha rimarcato, sottolineando la necessità di collegamenti e accessibilità come priorità strategiche. Infine, il richiamo alla continuità dell’impegno e alla responsabilità istituzionale: «A Natale siamo tutti più buoni, ma la realtà non cambia da sola. La politica non conosce festività: il lavoro vero continua ogni giorno». L’invito conclusivo ai giovani è stato chiaro: essere parte attiva, organizzarsi e portare proposte: «Mettete sul tavolo esigenze e idee, perché siete materia viva di questo percorso. Non abbiate – enfatizza – remore nel contattarmi. Se mi sono candidato non è per chiudermi nelle stanze, ma per lavorare con il territorio. Insieme possiamo portare nelle sedi regionali le istanze reali».

L'”Aperitivo Azzurro e Natale Solidale” ha restituito un messaggio politico chiaro: il protagonismo giovanile non è uno slogan, ma una responsabilità. Dai territori passa la credibilità della politica, e dai giovani passa la possibilità di rinnovarla senza rinnegarne i valori. Qui non si è parlato di futuro in astratto, ma di scelte, di metodo e di presenza. Perché una comunità cresce quando ai giovani non viene chiesto di assistere, ma di guidare. Ed è da questo presente, fatto di impegno e radicamento, che possono ripartire i territori e, con essi, la Calabria intera.

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