La gestione dell’Avvocatura comunale ritorna al centro del dibattito politico nel civico consesso. A sollevare il caso è stato il capogruppo di Fratelli d’Italia, Guglielmo Caputo, che con una dura interrogazione ha chiamato in causa direttamente il sindaco Stasi, chiedendo chiarimenti su una situazione che l’opposizione definisce da tempo grave e irrisolta.
Caputo ha spiegato che la questione era già stata sollevata circa dieci mesi fa, arrivando anche all’attenzione del consiglio comunale. Da allora, secondo quanto denunciato, sarebbe calato un silenzio che ha spinto il capogruppo consiliare di Fdi a inviare una diffida formale al Comune per conoscere lo stato degli accertamenti promessi.
Nel suo intervento, Caputo ha ricordato che l’unica risposta scritta alla diffida è arrivata dall’assessore con delega al Personale Mauro Mitidieri, mentre dal sindaco non ci sarebbe stato alcun chiarimento pubblico. Una risposta che, secondo Caputo, ha certificato l’esistenza di un danno economico per l’ente.
«Dalla comunicazione ricevuta – ha dichiarato Caputo – emerge che l’iter amministrativo si è concluso con l’accertamento di un danno. La responsabile dell’avvocatura, avrebbe percepito indebitamente oltre 60 mila euro di compensi, somme che dovranno essere recuperate attraverso il pignoramento di una parte dello stipendio». Lo stesso Caputo ha precisato che, a suo giudizio, l’importo potrebbe essere molto più alto, annunciando la richiesta di accesso agli atti per verificare ogni passaggio ed anche qualche straordinario di troppo accordato a qualche dipendente.
Il nodo non è solo economico ma riguarda una gestione incoerente dell’intera avvocatura comunale. Caputo ha parlato di compensi riconosciuti in modo eccessivo a fronte di un ufficio che, nello stesso tempo, tiene ferme risorse disponibili. «Da un lato si è pagata oltremodo l’avvocatessa del comune – ha dichiarato – dall’altro si è lasciata una vincitrice di concorso seduta a un tavolo per mesi senza svolgere alcuna attività».
Una situazione che, secondo il capogruppo di Fdi, appare ancora più grave se messa in relazione con le scelte dell’ente nei procedimenti giudiziari. «Quella professionista avrebbe potuto essere utilizzata per costituire il Comune nei giudizi – ha aggiunto Caputo – e invece l’amministrazione ha scelto di non costituirsi davanti al giudice di pace, soprattutto nelle cause legate al codice della strada e alla polizia municipale».
Per l’opposizione, il risultato è sotto gli occhi di tutti. «Il Comune perde sistematicamente i procedimenti perché contumace – ha concluso Caputo – con ulteriori costi che ricadono sui cittadini». Un quadro che, secondo Fdi, dimostra una responsabilità politica diretta nella gestione dell’Avvocatura e nella tutela degli interessi dell’ente.
Da qui la richiesta politica rivolta al sindaco. La responsabile dell’Avvocatura deve essere spostata immediatamente – ha dichiarato Caputo – non può più restare a capo dell’avvocatura. Non c’è nulla di personale, ma professionalmente ha tradito la fiducia dell’ente, dei colleghi e dei cittadini». Il capogruppo di Fdi ha chiesto un intervento chiaro, ricordando le promesse sulla rotazione degli incarichi e sostenendo che, dopo sei anni di amministrazione, nessun cambio è stato attuato. Un’interrogazione che punta a riaccendere il confronto politico e a ottenere risposte su una gestione che, secondo l’opposizione, non può più essere rinviata.
Corigliano-Rossano, avvocatura fuori controllo: interrogazione inchioda il Sindaco sulle responsabilità
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