Italia del Meridione riparte da Cosenza. E lo fa con una direzione provinciale che segna, senza possibilità di equivoci, l’avvio di una fase politica completamente nuova: più strutturata, più radicata, più riconoscibile. Un passaggio che arriva dopo le elezioni regionali, ma che — come emerso nel confronto — non si limita a raccoglierne l’eredità: la rilancia.
A guidare i lavori è stata il Segretario Provinciale Annalisa Alfano, che ha impresso alla riunione un tono netto, orientato all’azione e alla chiarezza strategica. «Siamo in una fase nuova, aperta con il risultato regionale e con la consacrazione politica di Orlandino Greco», ha dichiarato Alfano, sottolineando come questo passaggio imponga responsabilità, organizzazione e una presenza più capillare sul territorio. «La prima tappa è chiudere in modo impeccabile il tesseramento 2025. Non è un adempimento burocratico: è un termometro politico. È radicamento, identità, costruzione».
La strada è tracciata: congresso provinciale e nascita dei circoli cittadini. Alfano ha annunciato l’avvio della fase congressuale dopo la chiusura del tesseramento, indicando una priorità strategica: celebrare il congresso provinciale prima dell’avvio dei congressi cittadini. «La presenza di IDM nei territori — ha evidenziato — deve essere forte, riconoscibile, organizzata. I circoli cittadini saranno la spina dorsale della nostra azione politica, ma è indispensabile partire da un congresso provinciale solido e partecipato, che dia legittimazione e slancio alle sfide che ci attendono, dalle elezioni provinciali alle comunali 2026». Toni concreti, agenda precisa, richiami all’unione e alla responsabilità. «Abbiamo bisogno di iniziative, confronto pubblico, presidio quotidiano. Dal 31 dicembre si parte con una programmazione serrata di eventi su tutto il territorio».
Nel cuore della discussione è intervenuto il consigliere regionale Orlandino Greco, che ha offerto una visione ampia, legata alla dimensione regionale e alla proiezione istituzionale del partito. Centrale il richiamo al patto federativo con la Lega: «Non è un accordo simbolico — ha affermato — ma un elemento essenziale della nostra presenza basato sull’importanza delle tematiche. È uno strumento politico che ci consente di incidere realmente sulle dinamiche territoriali e istituzionali».
Greco ha messo al centro il valore del tesseramento come strumento di costruzione organizzativa: «Non serve fare numeri, serve fare comunità. Vogliamo coordinamenti locali che partano dall’impegno del singolo e arrivino a coinvolgere più persone possibili. IdM sarà al fianco dei circoli cittadini: dobbiamo esserci, ovunque, ogni giorno».
La linea è chiara: territorio, identità, organizzazione. Una valanga di idee nate per trasformare il consenso in progetto politico. La fotografia finale della direzione è quella di un partito che non si accontenta di un risultato elettorale, ma lo considera l’inizio di un percorso più ambizioso. Un partito che ha scelto di strutturarsi, di dare voce ai territori, di radicarsi con metodo e visione. E, soprattutto, un partito che — nella provincia di Cosenza — sta costruendo la sua fase più matura.
