C’è un vento che attraversa la Calabria e porta con sé storie, sogni e musica. Non è solo il vento dei panorami infiniti o del sole che incendia le colline: è il vento della creatività, della voglia di raccontare, di trasformare il quotidiano in arte. Qui, dove il tempo sembra talvolta sospeso, la vita pulsa tra teatro, note e parole. È questa energia silenziosa ma potente a dare forma all’VIII edizione di “Sguardi a Sud – Suoni e visioni del presente 2025”, la rassegna culturale ideata dalla Compagnia Porta Cenere con la direzione artistica di Mario Massaro. Non una semplice celebrazione della Calabria, ma un invito a reinventare il mondo, a farlo vibrare nei cuori di chi si lascia attraversare dalla bellezza.
Con il patrocinio del Comune di Mendicino e il sostegno della Fondazione Carical, la kermesse torna dal 14 novembre al 14 dicembre al Teatro Comunale di Mendicino. La Calabria diventa laboratorio del presente: il Sud si misura con le altre realtà e l’arte diventa specchio e lente insieme. Teatro, musica, parola e memoria si trasformano in strumenti di un orizzonte che va oltre i confini geografici: il Sud come direzione dell’anima.
«Inaugureremo questa VIII edizione di “Sguardi a Sud” con la musica perché il suono è il linguaggio più immediato dell’emozione- afferma Mario Massaro, direttore artistico della rassegna-. Il nostro obiettivo è trasformare la Calabria in un laboratorio creativo, dove il presente si confronta con la tradizione e l’innovazione, dove il Sud diventa spazio di pensiero, immaginazione e resistenza culturale».
La rassegna si aprirà venerdì 14 novembre alle ore 21 con “Diggin’ the Songbook”, trio guidato dal contrabbassista Giuseppe Venezia, affiancato da Bruno Montrone al pianoforte e Dario Riccardo alla batteria. Classe 1982, lucano, Venezia è una delle voci più autorevoli del contrabbasso italiano. La sua carriera lo ha portato a calcare i palcoscenici internazionali dei club storici di New York – Birdland, Smalls, Fat Cat, Dizzy’s Club Coca-Cola – e dei principali festival europei, collaborando con nomi di punta del jazz come Enrico Rava, Fabrizio Bosso, Scott Hamilton e molti altri.
Oltre alla carriera internazionale, il celebre contrabbassista ha costruito un percorso nazionale di rilievo, collaborando con alcuni dei jazzisti italiani più apprezzati, tra cui Enrico Rava, Fabrizio Bosso, Max Ionata, Giovanni Amato e Flavio Boltro. La sua cifra stilistica è unica: ascolto, interazione e groove. Venezia fonde tecnica e anima, trasformando ogni performance in esperienza emotiva e narrativa. La sua musica affonda le radici nella tradizione afroamericana del jazz, ma si apre all’espressione contemporanea, capace di tessere legami tra generazioni e fondere linguaggi differenti in un unico respiro sonoro.
In “Diggin’ the Songbook”, Giuseppe Venezia guida il trio in un dialogo continuo tra passato e presente: le melodie evocative del pianoforte, il ritmo pulsante della batteria e le linee profonde del contrabbasso diventano parole di un racconto senza voce. Il repertorio spazia dagli standard immortali del jazz a composizioni originali, reinterpretate con uno sguardo contemporaneo. Ogni nota diventa dialogo, ogni silenzio diventa spazio narrativo. Il pubblico viene trasportato in un flusso di energia e delicatezza, dove il jazz diventa esperienza sensoriale ed emotiva.
Il giorno successivo, il 15 novembre, il palco del Teatro Comunale di Mendicino accoglierà Marco Grompi e Michele Fortis Duo con “Winterflowers”, progetto che rende omaggio a Neil Young e alle grandi melodie della giovinezza. Grompi e Fortis, un tempo conosciuti come Crossroads, ricominciano a suonare insieme dopo quarant’anni, riportando in vita brani originali e armonie acustiche custodite nel tempo. Il loro album Winterflowers (Tube Jam Records, 2024) segna la rinascita di una complicità musicale e umana, capace di intrecciare passato e presente. La loro musica evoca i grandi cantautori angloamericani come Bob Dylan, Joni Mitchell, Jackson Browne, Van Morrison, Simon & Garfunkel, trasformando ogni esecuzione in un racconto poetico e intimo.
La storia di Marco e Michele affonda le radici negli anni del liceo a Bergamo, tra prime composizioni originali e concerti nei folk club lombardi. Marco Grompi ha costruito una carriera solida tra band, produzioni, pubblicazioni e collaborazioni internazionali; Michele Fortis ha sviluppato la professione medica come specialista in anestesia, terapia del dolore e cure palliative, affiancando la pratica professionale alla scrittura narrativa con tre romanzi pubblicati.
Il loro ritorno nasce nell’estate 2023 con il reading musicale “Il Paese dei Ribelli”, tratto dal romanzo di Fortis. Nel 2023/’24, insieme al produttore Paz De Fina e ai musicisti fidati Fulvio Monieri (basso, cori), Massimo Piccinelli (tastiere) e Robi Zonca (chitarra), decidono di far rivivere le canzoni di gioventù. Il risultato è un progetto che non è solo musica, ma esperienza emotiva e narrativa: dieci brani originali e il singolo “Settembre” (Winterflowers Version) restituiscono al pubblico la forza di una memoria che diventa arte viva.
Rossella Giordano, assessore alla Cultura del Comune di Mendicino, sottolinea: «L’VIII edizione della rassegna Sguardi a Sud conferma il Teatro Comunale di Mendicino come luogo di incontro e crescita culturale. In qualità di assessore alla Cultura, non posso che esprimere orgoglio per una rassegna di grande qualità, che valorizza il nostro territorio e rinnova l’impegno dell’amministrazione nel promuovere arte e partecipazione, grazie alla preziosa collaborazione con la compagnia teatrale Porta Cenere».
In ogni spettacolo, in ogni incontro, vive il desiderio di una Calabria che si rinnova e guarda lontano. Una terra che ascolta, crea e non smette di sognare. Perché “Sguardi a Sud” non è solo una rassegna: è un cammino di bellezza condivisa, un respiro collettivo che trasforma l’arte in presenza, e la presenza in futuro. Ogni spettatore potrà uscire dal teatro con un’esperienza viva, sentendosi parte di un racconto più grande, in cui arte, parola e musica dialogano con la quotidianità e la trasformano in visione.
