Il 31 ottobre 2025 prenderà il via la Biennale di Filosofia di Cosenza, un grande evento che per tre mesi riporterà il pensiero filosofico fuori dalle aule universitarie per restituirlo alla città, ai giovani e alla comunità, restituendo alla filosofia il suo ruolo originario: interrogare la realtà e generare coscienza collettiva. Il macrotema di questa prima edizione è la parola “Natura”. Dall’Archivio di Stato alla Biblioteca Nazionale, dai musei dell’Università della Calabria alla Taverna dei Tre Filosofi ai fino al Beat Music Club, la filosofia tornerà nei luoghi della vita quotidiana, riaffermando che il pensiero non è patrimonio di pochi, ma bene comune.
Il cuore della Biennale sono le quattro maratone filosofiche, vere giornate di immersione nel dialogo, con interventi dalle 8:30 del mattino fino alla sera. La prima maratona, intitolata “Bernardino Telesio e la Natura”, si terrà il 31 ottobre all’Archivio di Stato, nel Chiostro di San Francesco, e sarà dedicata al filosofo cosentino nato nel 1509, autore del De rerum natura iuxta propria principia, che per aver osato osservare la natura con i propri occhi e non attraverso le dottrine aristoteliche venne inserito nell’Indice dei libri proibiti. Interverranno, dialogando con Luigi Gallo, lo storico Luigi Bilotto, che indagherà l’intreccio tra storia e filosofia, parlandoci del suo ambiente, della sua epoca, e delle sue vicende familiari; Roberto Bondì, che metterà Telesio accanto a Galileo per capire cosa significa rivoluzionare lo sguardo; Riccardo C. Barberi, che intreccerà fisica e pensiero. E i ragazzi del Polo Fermi-Brutium non saranno spettatori, ma co-protagonisti. Perché una filosofia che non passa alle nuove generazioni non è futuro, è archeologia. Nel pomeriggio Mimmo Tàlia affronterà il tema degli algoritmi che decidono la nostra vita, e dopo di lui Delly Fabiano in un dialogo con Antonio Romeo affronterà le connessioni tra la Matematica e la filosofia. A chiudere la prima giornata sarà, alle ore 18:00, il concerto lirico “Voci per Gaza”, un momento di intensa riflessione civile a cura del Conservatorio “Giacomantonio”, con Pietro De Rose (baritono), Chiara De Carlo e Maria Maiolino (soprano), Fabio Napoletani (tenore) e Luigi Sassone al pianoforte.
Inoltre il 31 Ottobre alle 11:00, presso l’Archivio di Stato, al centro storico di Cosenza, verrà inaugurata una mostra documentale dedicata a Bernardino Telesio, con l’esposizione di carte originali e testimonianze storiche che restituiranno l’immagine di una Cosenza centro propulsore del pensiero europeo.
La Biennale Filosofia è ideata e presieduta da Stefania Maranzano, socia fondatrice della Civitas Solis Cosenza aps, l’associazione organizzatrice dell’intera manifestazione. Con il sostegno della Fondazione Carical, proseguirà il 20 e 27 novembre con la seconda e la terza maratona, “Interazioni” e “Interconnessioni”, ospitate stavolta presso la Biblioteca Nazionale di Cosenza, nella sala Giorgio Leone, in piazzetta Toscano, dedicate rispettivamente al dialogo tra i saperi e alle reti visibili e invisibili che definiscono il nostro mondo iperconnesso. La quarta ed ultima maratona del 2025, il 4 dicembre, “Intelligenza e psiche”, torna alla sede iniziale, l’Archivio di Stato. La giornata si concluderà con la consegna del Premio “Sigillo di Alarico”, ispirato alla figura del re visigoto che, secondo la leggenda, venne sepolto nel fiume Busento con un tesoro mai ritrovato, simbolo del patrimonio nascosto e ancora vitale della nostra terra.
Parallelamente, la Biennale intreccerà col il SiMU e il Polo Fermi-Brutium, filosofia, letteratura e arti attraverso la rassegna “LibriAmo – Conversazioni con l’autore”, programmata tra novembre e gennaio, con incontri pensati per difendere lo spazio della lettura in un tempo in cui si legge sempre meno.
Elemento distintivo della Biennale è il coinvolgimento attivo delle scuole superiori attraverso i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO) e i “Salotti filosofici a scuola” che si svolgeranno al Polo Fermi-Brutium nei giorni 4 e 11
novembre e 22 gennaio. Si tratta di laboratori dialogici, non lezioni frontali, in cui docenti e studenti discutono alla pari recuperando la tradizione dei salotti filosofici come luoghi di libertà intellettuale. L’intero percorso sarà affiancato da visite guidate e conferenze ai musei afferenti al SiMU – il Sistema Museale dell’Università della Calabria – tra cui il RiMuseum dedicato alla Biodiversità, l’Orto Botanico, Paleontologia, Zoologia, Mineralogia. Gli studenti saranno coinvolti come protagonisti della ricerca, osservando reperti, toccando la natura, comprendendo la complessità dei sistemi viventi non come sfondo inerte, ma come organismo da tutelare.
Il 27 novembre, alla Taverna dei Tre Filosofi in via Trento, si terrà un pomeriggio letterario con approfondimenti letterari e culturali, nel segno della filosofia intesa come esperienza conviviale e comunitaria. Il 4 dicembre, all’Archivio di Stato, dopo la quarta maratona filosofica, nel pomeriggio si svolgerà l’evento “PoEtica – Variazioni Cromatiche”, con letture sceniche di brani di tre poetesse, a cura degli attori emergenti laboratorio teatrale “Cilla”, e un concerto di chitarra e flauto del Conservatorio Giacomantonio. Il 18 dicembre, al Beat Music Club su corso Telesio, l’appuntamento “La filosofia incontra la poesia – Inonija. Visioni, suggestioni, versi” unirà parola e musica in un evento dedicato alla forza evocativa del pensiero poetico.
La Biennale è coordinata da una commissione scientifica che riunisce figure di alto profilo: Vittoria Carnevale, direttrice del SiMU; Luciana De Rose, presidente di Italia Nostra-Cosenza; Luigi Gallo, membro dell’Accademia Cosentina; Antonello Lavergata, docente e membro del comitato scientifico della Fondazione Collegio San Carlo di Modena; Anna Ziviello ed Eduardo Zumpano, docenti calabresi.
L’obiettivo condiviso è fare della cultura non un ornamento, ma uno strumento di crescita collettiva e di coscienza civile.
In un tempo in cui pensare sembra un lusso e tutto deve essere rapido, redditizio e immediato, una Biennale di filosofia a Cosenza è un gesto di resistenza culturale. Significa offrire ai giovani non solo competenze spendibili, ma domande con cui orientarsi; significa riportare la lezione di Telesio – che quattro secoli fa osò pensare con la propria testa e venne censurato – al centro del dibattito contemporaneo su crisi climatica, intelligenza artificiale, guerre e diritti umani. Oggi non esiste più l’Indice dei libri proibiti, ma esistono nuove autorità: algoritmi, mercato, like, consenso digitale. Questa Biennale nasce per affermare che la libertà di pensare è ancora possibile.
L’inaugurazione si terrà il 31 ottobre 2025 alle ore 8:30 presso l’Archivio di Stato di Cosenza, nel Chiostro di San Francesco, per lavori di restauro della facciata attualmente l’accesso sarà dall’ingresso laterale in via Paparelle. La Biennale durerà fino a gennaio 2026 e tutti gli eventi saranno ad ingresso libero.
Le sedi coinvolte includono l’Archivio di Stato nell’ex convento di San Francesco di Paola, la Biblioteca Nazionale di Cosenza, in piazzetta Toscano, sala Giorgio Leone, la Taverna dei Tre Filosofi in via Trento, il Beat Music Club su corso Telesio, il Sistema Museale dell’Università della Calabria e il Polo Fermi-Brutium, con un calendario che comprenderà maratone filosofiche, salotti, incontri con gli autori, concerti, laboratori e visite guidate. Durante tutto il periodo saranno attivati percorsi formativi e laboratoriali destinati alle scuole, riportando la filosofia là dove è nata: nella vita reale, tra le persone.
