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Rifondazione Comunista: “Cosenza senz’acqua. Un problema lungo 50 anni”

“Per giorni a Cosenza e in diversi centri della provincia decine di migliaia di persone sono state costrette a vivere senz’acqua. Mentre i governi nazionale e regionale sono pronti ad impegnarsi in opere faraoniche che non servono a nessuno come il Ponte sullo Stretto, nella realtà i cittadini e le cittadine da mezzo secolo non hanno l’acqua in casa. Si susseguono le gestioni, da Acque potabili a Sorical, ma il problema è irrisolto ormai da 50 anni. Gli amministratori di ogni colore politico che hanno gestito l’area urbana e più in generale la Calabria hanno evidentemente fallito nell’arginare il problema. La condizione attuale di disservizio è dunque la conseguenza diretta di anni di mala gestione, abbandono delle reti idriche e incapacità politica.

Per Rifondazione Comunista è chiaro: quando manca l’acqua, manca un bene essenziale e quindi il rispetto della dignità delle persone. Sono necessari investimenti immediati e strutturali per la manutenzione e l’ammodernamento della rete idrica, oggi caratterizzata da perdite ingenti e infrastrutture obsolete che provocano continue emergenze. Preoccupanti sono state inoltre alcune segnalazioni di cittadini e cittadine in merito a sospetti di contaminazione delle acque in alcuni quartieri del capoluogo.

L’acqua è il più importante dei beni comuni, per questo il servizio idrico deve essere garantito da una gestione pubblica e partecipata, fuori dalle logiche del profitto e del mercato. Inoltre, i cambiamenti climatici sono ormai evidenti e l’emergenza siccità annuale, in Calabria come in Sicilia, dimostra la totale assenza di una programmazione seria da parte delle istituzioni. Una corretta programmazione delle risorse idriche ed economiche avrebbe richiesto che ad esempio i fondi del PNRR fossero destinati all’efficientamento delle reti idriche dei singoli comuni e degli acquedotti esistenti oltre che al captamento di sorgenti alternative.

Lo ribadiamo chiaramente: la grande opera di cui abbiamo bisogno è il completo ripristino degli acquedotti e delle tubature. No al ponte, si alle infrastrutture idriche!”.

E’ quanto si legge in una nota di Rita Dodaro e Domenico Passarelli, co-segretari di Rifondazione Comunista del Circolo “Gullo-Mazzotta” dell’Area Urbana Cosenza-Rende.

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