“Ci risiamo, purtroppo ci risiamo. dopo l’ordinanza sindacale n. 34/2024 che ha vietato l’uso dell’acqua per fini alimentari dal 14/10/2024 e rimasta in vigore fino al 24 febbraio 2025, per circa 130 giorni, dal giorno 15 luglio 2025 vige un’altra ordinanza sindacale la n. 10/2025 che ne vieta nuovamente l’uso per fini alimentari in quanto non potabile in virtù di analisi effettuate dall’ASP di Cosenza che hanno evidenziato la non rispondenza ai parametri di legge.
Siamo in piena estate e con qualche emigrato che è ritornato al proprio paese per trascorrere qualche giorno in compagnia dei propri cari e, da ormai 17 giorni, fino ad oggi, che la gente di Acquaformosa è senza acqua potabile nelle proprie case.
Dopo i 130 giorni senza acqua potabile dal 14/10/2024 al 24/02/2025, si ripete nuovamente una situazione gravissima, per la salute delle persone, per i disagi e per i costi che le famiglie stanno sopportando per l’acquisto di acque minerali.
Gente costretta a cucinare e lavare la verdura da 17 giorni con l’acqua acquistata nei negozi.
Una situazione insostenibile oltre che assurda, vista anche la mancanza di ogni forma di comunicazione da parte dell’ente locale e, soprattutto, considerato che nessuna scontistica è stata riconosciuta in bolletta ai cittadini che pagano per un servizio che il comune non riesce a garantire; sommati ai 130 giorni precedenti, siamo giunti quasi a metà anno senza acqua potabile.
Nessuno che spieghi cosa si sta facendo per rendere l’Acqua di nuovo potabile, come si sta intervenendo; nuovamente silenzio assoluto su un argomento di importanza vitale.
Una situazione che crea apprensione e disagio nella comunità, per il divieto di utilizzo di un bene così prezioso una situazione assurda, incresciosa che penalizza soprattutto gli strati più deboli della comunità”.
Così in una nota il Gruppo Uniti per Acquaformosa:
Capparelli Gennaro
Fragale Pasquale
Bellizzi Salvatore Giovanni