L’Amministrazione comunale compie un decisivo passo in avanti nella lunga e articolata vertenza dei Tirocinanti di Inclusione Sociale (TIS), stabilizzando sei figure professionali under sessanta attualmente impiegate con mansioni eterogenee nell’Ente.
Un traguardo dal forte valore civile, che segna l’inizio di una nuova fase di riconoscimento e rispetto per lavoratori a lungo esclusi da processi strutturati di inserimento nella pubblica amministrazione, alle dipendenze della quale hanno svolto e svolgono con dedizione i propri compiti, sino a divenire indispensabili per garantire l’erogazione puntuale dei servizi stessi.
L’iniziativa si inserisce nel programma di contrattualizzazione a tempo indeterminato e parziale (18 ore settimanali) reso possibile grazie all’aumento del sostegno economico, ancorché quadriennale, elargito dalla Regione Calabria per ciascun soggetto assunto, salito a 54mila euro in virtù del recente intervento del CIPESS e dei fondi integrativi statali. Un pacchetto di misure durature che consente agli enti periferici di superare i vincoli finanziari e formalizzare l’inquadramento definitivo.
«Il Comune di Morano – è il commento del sindaco Mario Donadio all’indomani dell’avvio ufficiale delle procedure di stabilizzazione – ha scelto immediatamente di cogliere questa straordinaria opportunità, consapevole dell’urgenza di porre termine a una condizione occupazionale segnata per anni da discontinuità, retribuzioni simboliche e assenza di tutele. Abbiamo lavorato con tenacia e discrezione, persuasi che questa problematica richiedesse soluzioni tangibili e non dichiarazioni di circostanza, rilasciate strumentalmente a mezzo social. La regolarizzazione di questi operatori rappresenta una risposta autentica a un vulnus che si protraeva da troppo tempo. Non possiamo tuttavia dimenticare gli over 60 non più attivi presso la nostra municipalità, ai quali siamo grati per quanto fatto in questi anni: a loro la Regione ha riservato un percorso specifico verso il pensionamento, accompagnato da misure di sostegno al reddito. Per quanto ci riguarda, siamo oltremodo fieri del risultato ottenuto – prosegue Donadio –. Abbiamo posto fine a una distorsione cronica e restituito speranza a nuclei familiari che per decenni hanno vissuto nell’incertezza. Ma il nostro impegno non si arresta: grazie a un dialogo costante e proficuo con la Regione Calabria, continuiamo ad agire affinché ogni giovane del nostro territorio possa avere un’occupazione fissa e qualificante. Alla Giunta regionale va dunque la nostra riconoscenza per l’attenzione dedicata, un’attenzione che ha reso possibile il raggiungimento di questo obiettivo. Contestualmente al Piano TIS, provvederemo all’incremento orario per i dipendenti part-time provenienti dal bacino del precariato storico (ex Lsu/Lpu), dipendenti ancora legati a contratti spesso lesivi della dignità umana e professionale. Anche in questo caso sarà un intervento doveroso, volto a garantire equità e piena valorizzazione del contributo reso dai singoli, ognuno nelle proprie mansioni, alla macchina amministrativa. Confermiamo così d’essere una realtà virtuosa, in grado di trasformare una criticità in una concreta occasione di giustizia sociale».