Il Tribunale di Salerno ha assolto dall’accusa di corruzione e falso l’ex Procuratore della Repubblica di Castrovillari, Eugenio Facciolla . Il magistrato, dopo l’avvio del procedimento penale a suo carico, nel 2018, era stato trasferito d’ufficio alla sezione civile del Tribunale di Potenza. Lo riporta la stampa locale. Sono stati assolti anche l’agente della polizia stradale Vito Tignanelli e la moglie Marisa Aquino. Condannati, invece, rispettivamente ad un anno e ad otto mesi di reclusione, il maresciallo dei carabinieri forestale Carmine Greco, all’epoca comandante della stazione di Cava di Melis, frazione di Longobucco (Cosenza), e il carabiniere dello stesso reparto Alessandro Nota.
“Venerdì, in un silenzio assordante, si è conclusa dinanzi al Tribunale di Salerno, la vicenda giudiziaria del Procuratore della Repubblica di Castrovillari, Eugenio Facciolla . Le indagini della Procura di Salerno, avviate ben sette anni fa, e che decapitarono la Procura di Castrovillari, colpendo con tre procedimenti diversi il procuratore Facciolla., hanno visto la definizione con una sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste e per non aver commesso il fatto”. Lo affermano, in una nota. i difensori del magistrato e degli altri indagati nell’inchiesta, anche loro assolti. “Nel tempo, al Procuratore, che pure aveva ricevuto immediata solidarietà dall’intero territorio – aggiungono i legali – sono stati attribuiti i più svariati reati di corruzione, in tutte le sue forme e falso, con ben tre indagini confluite in un unico processo. Momenti certamente difficili per il magistrato, che si vedeva colpito da più parti con l’attribuzione di comportamenti variegati. Mai, nemmeno per un attimo, le indagini ne modificate hanno le scelte. Ha continuato a difendersi nel processo, e non dal processo, testimoniando di credere nel sistema giustizia, con la stessa ferma volontà che lo aveva portato a riaprire indagini chiuse da anni, per arrivare all’accertamento della verità, per dare risposte serie e soprattutto concrete, ai cittadini di un territorio certamente difficile, ma non irrecuperabile. Grosso dispendio di uomini e mezzi, carabinieri, Guardia di finanza, Polizia di Stato, intercettazioni telefoniche ed ambientali, accertamenti personali e patrimoniali, installazione di telecamere e microspie, che hanno interessato anche tutto il suo nucleo familiare, che alla fine hanno accertato l’assoluta correttezza dei comportamenti, affermando anzi l’integrità morale e professionale del magistrato, ma non ve n’era bisogno, ma anche dei suoi familiari. Per 36 udienze, il Procuratore capo di Castrovillari è rimasto, sempre presente, seduto al fianco del suo avvocato, Antonio Zecca, a ribadire la sua innocenza ea dimostrare il doveroso rispetto per l’esercizio della giurisdizione. Coinvolti nelle indagini, e quindi nel processo, anche un sottufficiale della Polizia di Stato, Vito Tignanelli, difeso dall’avvocato Pasquale Vaccaro, ed anche la moglie di quest’ultimo, Marisa Aquino, difesa dall’avvocato Lucio Conte, e perfino la società da questi rappresentata, la Stm, difesa dall’avvocato Viviana Grottola. Tutti assolti” “Ciò che oggi appare stridente – dicono ancora i legali – non è l’assoluzione intervenuta, ma il silenzio che è calato sulla vicenda, quasi che fosse una cosa da nascondere. E allora ciò che rimane di tutto ciò non è la dignità o la professionalità del procuratore Facciolla, mai nemmeno scalfita nel corso degli anni, o la ritrovata serenità degli altri imputati. Ciò che rimane è la ‘decapitazione’ della Procura della Repubblica di Castrovillari, che pure aveva visto il forte dissenso perfino dell’Amministrazione comunale, tanto da decidere in Consiglio comunale, con una specifica delibera approvata l’11 dicembre del 2019, di richiedere di rivedere il provvedimento di trasferimento del magistrato, alla Corte d’Appello di Potenza, ricordando che la giustizia si amministra in nome del popolo. Ancora oggi Mimmo Lo Polito, sindaco di Castrovillari, nel continuare ad affermare che ‘questa assoluzione, oltre a confermare la fiducia che abbiamo sempre riposto nella sua integrità e nel suo operato, è una conferma della giustizia e un motivo di sollievo per la nostra comunità’, evidenzia la necessità fortemente sentita dai cittadini di avere tanti Eugenio Facciolla , proprio in quei territori dove la giustizia deve sgomitare per trovare spazio ed esposizione, che, dalla pubblicità e dalle telecamere, fanno in silenzio il loro dovere, per contribuire ad amministrare proprio quella giustizia che si applica in nome del popolo”.