Approvata all’unanimità dei presenti, il Consiglio Comunale di Cosenza, in sessione aperta, ha Conferito la Cittadinanza Onoraria post mortem al prof. Nuccio Ordine. La pergamena con la motivazione è stata consegnata alla moglie, Rosalia Broccolo, dal presidente del Consiglio Giuseppe Mazzuca e dal Sindaco, Franz Caruso che ne ha dato lettura.
“Con profondo senso di riconoscenza e ammirazione – si legge nella motivazione – si conferisce la cittadinanza onoraria postuma al professor Nuccio Diamante Ordine, illustre studioso e ambasciatore della cultura italiana nel mondo, figura eminente del pensiero umanistico contemporaneo, il cui legame intellettuale e morale con la Città di Cosenza ha lasciato un’impronta indelebile nella comunità locale e internazionale. Raffinato interprete dell’Umanesimo e del Rinascimento, Nuccio Diamante Ordine ha incarnato l’ideale del docente come guida civile, portando in ogni sua lezione il valore etico della conoscenza come bene comune e come fondamento irrinunciabile della democrazia. La sua opera, riconosciuta a livello globale, si è nutrita dell’identità meridionale e calabrese, che ha sempre rivendicato con orgoglio, e che ha saputo trasformare in un ponte tra il pensiero classico e la coscienza contemporanea. Autore di studi tradotti in decine di lingue, professore ordinario presso l’Università della Calabria e membro di prestigiose accademie europee e internazionali, Ordine ha saputo tenere alto il nome di Cosenza, promuovendo ovunque un messaggio di umanità, dialogo e libertà dello spirito. Con la sua voce lucida e rigorosa, ha difeso la dignità dell’insegnamento, la centralità della scuola e dell’università pubblica, e il valore della cultura non subordinata a logiche di profitto. La sua perdita rappresenta un vuoto incolmabile per il mondo della cultura, ma il suo esempio rimane vivo nelle generazioni di studenti e cittadini che lo hanno ascoltato, letto e ammirato. Con questo conferimento, la Città intende onorare la memoria di un Maestro autentico, intellettualmente libero e profondamente legato alla sua terra, riconoscendo in lui un simbolo universale del sapere disinteressato, della cittadinanza attiva e dell’impegno etico.”
I lavori del Consiglio Comunale sono stati aperti dal Presidente Mazzuca che, in un intervento assai emozionato ha affermato: ” E’ un giorno importante per la nostra Città, festeggiamo nel giorno del suo compleanno uno dei figli più illustri di Calabria, conferendogli un grande e giusto onore: la cittadinanza onoraria di Cosenza che è forse una piccola cosa rispetto alle onorificenze che Nuccio Ordine ha ricevuto nel corso della sua prestigiosa carriera accademica, ma che, siamo certi, gli avrebbe fatto piacere riceve forse più di altre. E’ un riconoscimento, infatti, che gli proviene dalla sua terra e dalla sua gente che ha sempre amato e che è stata la bussola della sua opera nonostante lui fosse davvero un cittadino del mondo” Il Presidente Mazzuca ha, quindi, riportato uno dei passaggi riportati nell’ultimo libro di Paride Leporace, “Cosenza nel 900”, nel quale si ricorda “che nell’aprile del 1911 sulla scalinata del Liceo Classico a pronunciare il discorso celebrativo per il quarto centenario della nascita di Bernardino Telesio, il figlio più illustre di Cosenza, fu un giovane, all’epoca, professore dell’Università di Palermo, Giovanni Gentile che diventerà uno dei massimi filosofi italiani del secolo breve. Cento anni dopo a presiedere il Comitato per il cinquecentenario del pensatore che rivoluzionò lo studio della natura fu chiamato un giovane professore dell’Università della Calabria Nuccio Ordine che non è stato da meno del filosofo di Castelvetrano nella storia del pensiero italiano”. Giuseppe Mazzuca ha, poi, rievocato la carriera del prof. Nuccio Ordine, già ben descritta e riassunta in occasione della sua prematura scomparsa da Chiara Cassiani e Maria Cristina Figorilli due professoresse dell’UNICAL e prestigiosi membri dell’Associazione degli Italianisti. ” Personalmente – ha concluso il presidente Giuseppe Mazzuca – ho amato il suo celebre discorso ai ragazzi in cui ha spiegato che bisogna studiare per diventare migliori, che la finalità della scuola non può essere formare giovani per il mercato, che le scuole non possono essere imprese che tagliano i rami non produttivi, che la scuola deve essere come diceva Kant non la cassa di risonanza dei falsi luoghi comuni della società ma deve essere un luogo dove noi critichiamo i falsi valori e diciamo ali ragazzi che non è vero che la dignità umana si misura con il conto che hai in banca ma che la dignità umana si misura con la cultura. E’ stato forse il suo più grande messaggio, insieme al suo amore per l’insegnamento, per i giovani e per la sua amata terra di Calabria, grande e amara”. Questo messaggio del prof. Nuccio Ordine, lo stesso presidente Mazzuca, ha voluto che fosse mandato in onda suscitando la commozione di tutti i presenti in aula. Sono seguiti gli interventi della consigliera comunale, delegata del sindaco alla Cultura, Antonietta Cozza, del presidente della commissione cultura di Palazzo dei Bruzi, Mimmo Frammartino, dell’Europarlamentare Pasquale Tridico e dell’on. Giuseppe Conte, già Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica, che ha inviato un video messaggio. Il sindaco Franz Caruso, prendendo la parola, ha tenuto a sottolineare che ” il conferimento della cittadinanza onoraria post mortem al professor Ordine, rappresenta il riconoscimento più significativo che la nostra comunità possa attribuire, attraverso il Consiglio comunale, per celebrare la figura e l’opera di un uomo di levatura internazionale, che ha dedicato la propria vita alla diffusione del sapere, alla difesa della cultura come bene comune e alla promozione del pensiero critico. È un tributo autentico, profondo, che non nasce da un obbligo formale ma da una volontà collettiva di gratitudine e di memoria. Se è vero che la memoria restituisce la vita a coloro che non ci sono più, essa è indispensabile per conoscere il passato, senza il quale non ci potrebbe essere né presente né futuro. Perché la memoria, come ci ha insegnato lo stesso Ordine, non è semplice ricordo: è presenza attiva nel tempo, è fondamento del nostro essere e del nostro domani. Il nostro gesto non è né scontato né simbolico, come molto spesso le cittadinanze onorarie diventano, ma è il riconoscimento vero e doveroso per un uomo che ha lasciato un’impronta forte e duratura a Cosenza, in Calabria, in Italia e nel mondo”.
“Nuccio Ordine – ha proseguito Franz Caruso – ha incarnato una delle espressioni più alte della cultura calabrese: una cultura aperta e mai chiusa, sempre dialogante, curiosa, umanistica e universale. Una personalità profondamente strutturata, quella di Nuccio ordine, forte, com’era, di un bagaglio accademico, fatto di studi e ricerche incessanti, come di riconoscimenti tributati, a ragion veduta, dagli atenei di tutto il mondo e dalle istituzioni più diverse ed accreditate che ci rende orgogliosi della sua appartenenza alla nostra terra e, la città di Cosenza deve essergli grata. Nuccio volle,infatti, con pervicacia, che nel nostro centro storico, a Palazzo Caselli-Vaccaro, avesse sede il Centro studi Telesiani, Bruniani e Campanelliani del quale era Presidente. Un Centro che il prof. Ordine fece nascere con l’obiettivo di dar vita ad una Biblioteca in grado di offrire agli studiosi di tutto il mondo le opere di Bernardino Telesio, Giordano Bruno e Tommaso Campanella, sparse ovunque, nelle altre biblioteche, ed anche tutta l’opera critica sui tre pensatori, per farne un centro di eccellenza ed un vero e proprio polo filosofico. Nuccio Ordine, al quale mi legava una sincera amicizia, era un uomo che sapeva vivere e che partecipava alle più diverse attività che lo occupavano con grande passione. Nel corso delle nostre non moltissime occasioni di incontro – abituato com’era a girare il mondo – faceva avvertire la presenza di una persona che non si metteva in cattedra, pur essendo il cattedratico che tutti abbiamo conosciuto. Egli ha sempre saputo coniugare profondità intellettuale e umanità. Dietro la figura del grande accademico, c’era un uomo capace di ascolto, di empatia, di dialogo”. Il Primo Cittadino di Cosenza ha, quindi, ricordato quanto il prof. Ordine scriveva nel suo celebre saggio L’utilità dell’inutile: «Se rinunceremo alla forza generatrice dell’inutile […] saremo solo in grado di produrre una collettività malata e smemorata […] sarà veramente difficile immaginare che l’insipiente homo sapiens potrà avere ancora un ruolo nel rendere più umana, l’umanità». “Parole ancora attuali – ha detto Franz Caruso – che tracciano una strada e che ci interrogano come cittadini e come istituzioni. Nuccio Ordine – ha concluso – ci lascia un’eredità immensa, che va oltre la sua produzione scientifica. Ci lascia un’idea alta e nobile del sapere, che è dialogo, servizio, costruzione di umanità. E da oggi, la città di Cosenza, con questo atto solenne, lo riconosce come uno dei suoi figli più illustri”.
Subito dopo il sindaco di Cosenza sono, poi, intervenuti il prof. Gianluigi Greco in rappresentanza dell’Unical, il consigliere comunale Giuseppe Ciacco, la prof.ssa Federica Ferreri, insegnante ed allieva di Nuccio Ordine, la prof.ssa Miriam Petrone, allieva e collaboratrice del prof. Ordine, la consigliera comunale Concetta De Paola, Antonio Guarascio in rappresentanza degli studenti del Senato Accademico dell’Unical, il consigliere Comunale Aldo Trecroci ed il Presidente del Rotary Club Cosenza Sette Colli, Vincenzo Divoto, che tramite i patti di collaborazione sottoscritti con l’Amministrazione Comunale ha preso in cura la rotatoria in prossimità del Ponte di Calatrava intitolata al prof. Nuccio Ordine.
A nome della famiglia Ordine ha preso, infine, la parola Franco Maiolino che ha ringraziato l’intero Consiglio Comunale, il presidente Giuseppe Mazzuca ed il sindaco Franz Caruso, per “il riconoscimento sostanziale” che si è tributato alla figura, prestigiosa, di Nuccio Ordine.