“Mentre a Gaza si consuma un genocidio sotto gli occhi del mondo, il Governo Meloni e il Ministro Salvini tacciono e di nascosto continuano a sostenere accordi economici e militari con Israele. Un silenzio assordante che li rende complici della catastrofe umanitaria in corso. Di fronte a migliaia di morti, bambini massacrati, fame e sete usate come armi di guerra, il nostro Paese sceglie la viltà diplomatica, l’allineamento cieco per puro calcolo economico, l’assenza morale. Ieri a Cosenza abbiamo rotto questo silenzio contestando il Ministro Salvini e chiedendo a gran voce verità, giustizia e una presa di posizione netta dell’Italia: non nel nostro nome.
Dall’inizio dell’offensiva israeliana, infatti, oltre 53mila persone sono state uccise, la maggior parte civili. Solo nelle ultime 24 ore, nel corso dei nuovi attacchi, sono morte più di 100 persone. Il blocco degli aiuti umanitari imposto da Israele da oltre due mesi sta condannando più di 2 milioni di persone alla fame e alla sete. Oltre 14mila bambini stanno morendo di stenti in queste ore e solo 5 camion di aiuti umanitari autorizzati ad entrare non bastano a fronteggiare l’emergenza. A questo si aggiunge l’avvio delle operazioni per l’occupazione definitiva della Striscia, che prefigura una vera e propria pulizia etnica: la più brutale del XXI secolo. Mentre l’Italia e l’Unione Europea continuano a girarsi dall’altra parte, rifiutando ogni presa di posizione concreta, noi riteniamo che non basti più la solidarietà a parole o sui social. È tempo di mobilitarsi. È tempo di agire.
Crediamo necessario riprendere lo spirito di lotta che ci ha animato lo scorso anno.
Per questo ci siamo confrontati durante un’assemblea pubblica convocata per lunedì 19 all’Unical, decidendo e di allargare il momento di confronto anche all’area urbana di Cosenza e convocando un’assemblea cittadina per giovedì 22 maggio ore 18, presso La Base in Via Macallè 17.
Vogliamo coinvolgere tutta la cittadinanza, le realtà sociali e i collettivi nella costruzione di una mobilitazione che sia all’altezza di rispondere alla tragedia che si sta consumando sotto gli occhi del mondo.
Non possiamo più restare in silenzio. Gaza chiama, Cosenza risponde”.
E’ quanto si legge in una nota del Coordinamento Unical per la Palestina.