“Una liberazione dagli errori e dagli orrori del passato. Lo scorso 25 aprile è stata l’occasione non solo per ricordare l’anniversario di tutti coloro che si sono battuti per la liberazione dell’Italia dal giogo dei totalitarismi ma, in senso figurato, ha rappresentato anche il giorno in cui la villa comunale si è “liberata” del suo recente passato fatto di cemento, dislivelli e quanto di brutto l’aveva allontanata dai cittadini”. Un concetto riassunto dal sindaco di Cassano All’Ionio, Giovanni Papasso, che ha voluto sottolineare come “i lavori della villa non sono stati fatti per fare un torto all’amministrazione precedente che aveva voluto il primo restyling che era stato rigettato dalla cittadinanza che non andava in villa nemmeno per sbaglio ma perché la si voleva rendere nuovamente una architettura amica della popolazione”. Ecco perché sono tornati i giardinetti, i viali, gli alberi, tanto verde e anche, in versione rinnovata, la vasca dei pesci che sarà un acquario per evitare sprechi e che si sporchi continuamente.
“In meno di un anno questo luogo così caro e simbolico per Cassano tutta e soprattutto per il Capoluogo è tornato a rivivere e splendere come agli antichi fasti. L’intervento, fortemente voluto dall’amministrazione guidata dal sindaco Gianni Papasso, ha riportato la villa agli antichi splendori degli anni ’80 e ’90, quando rappresentava il cuore pulsante della vita sociale del capoluogo. Un luogo caro a intere generazioni di cassanesi che lì sono cresciute, si sono innamorate e hanno collezionato i ricordi più belli.
La cerimonia di riconsegna della villa alla città, moderata dal giornalista Mimmo Petroni, ha visto la partecipazione delle istituzioni cittadine, della polizia locale, dei tecnici e di numerosi cittadini, accorsi per vedere il risultato di quel progetto che ha trasformato radicalmente, in parte rinnovando, uno degli spazi più identitari del territorio. Promessa mantenuta: oggi la villa appare completamente rinnovata, nel pieno rispetto della sua storicità. Nuove pavimentazioni, impianti di illuminazione moderni, aree verdi curate e spazi attrezzati per eventi culturali fanno della Villa Comunale un polo vivo e accogliente. “Non è solo uno slogan politico – sottolinea il sindaco Papasso – basta vedere come, al di là del sold out del giorno della nuova apertura – celebrata in modo sobrio e senza festeggiamenti per onorare la scomparsa di Papa Francesco ricordato anche con un commosso e accorato minuto di silenzio – sin dal giorno successivo sia stata presa d’assalto dai cittadini”. La nuova villa piace, infatti, perché non ci sono grandi dislivelli e ci sono molte sedute comode che permettono quella socializzazione resa non possibile dalle pendenze e dalle scomode e quasi inesistenti sedute.
L’opera è rientrata nel più ampio piano di rigenerazione urbana finanziato con fondi del PNRR, grazie ai quali a Cassano All’Ionio sono stati destinati 5 milioni di euro: 2,5 milioni per il centro storico, 1,5 milioni per Lauropoli e 1 milione per Sibari. Una progettualità che ha dato concretezza a una visione di città più inclusiva, sostenibile e proiettata al futuro.
Un momento di particolare commozione è stato rappresentato dall’intitolazione della villa a “Zio Battista”, ovvero Giovanbattista Paternostro, storico giardiniere e custode della villa, amato da tutti per la sua dedizione, serietà e profondo senso di servizio alla comunità, e a Raffaele Corrado, altro nome legato alla memoria collettiva e altro storico custode del luogo.
La villa comunale torna così ad essere luogo di incontro, scambio, cultura e socialità ripartendo dalla sua storia e con un tocco di grande modernità”.