“Proporre una nuova narrazione della nostra regione e acquisire consapevolezza dell’importanza di una corretta comunicazione rappresentano degli strumenti imprescindibili se si vuole davvero dare un’immagine diversa rispetto ai vecchi stereotipi che molte volte penalizzano e mortificano la Calabria, più delle stesse criticità che attagliano da anni la nostra terra. Se poi questi strumenti vengono applicati in modo lungimirante al sistema sanitario, possono diventare dei veri e propri mezzi rivoluzionari in grado di restituire fiducia e dignità ai cittadini. È il caso del nuovo servizio di “Caring nurse”, fortemente voluto dal presidente Occhiuto, di cui ho avuto modo di verificarne personalmente la bontà, in occasione del sopralluogo effettuato giovedì presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale “Annunziata” di Cosenza”. È quanto evidenziato dalla Garante regionale della Salute, Anna Maria Stanganelli, a margine della sua recente visita presso l’Hub cosentino, programmata a seguito di alcune segnalazioni relative ad anomalie e disservizi lamentati dall’utenza relativamente alla gestione del paziente nell’ambito del settore dell’emergenza – urgenza. Stanganelli, accompagnata dal direttore sanitario aziendale, Pino Pasqua, ha avuto modo di fare un giro perlustrativo dei rinnovati locali del PS, diretto dal dr. Roberto Ricchio. L’azienda è impegnata costantemente a garantire adeguate risposte all’utenza, sebbene molto spesso non manchino episodi di sovraffollamento. “I pazienti – rimarca la Garante Stanganelli – spesso afferiscono al pronto soccorso in numero massiccio perché non trovano altre risposte nella rete delle cure territoriali. Per cui, la chiave di volta resta sempre l’integrazione ospedale – territorio; tramite il potenziamento della medicina territoriale e operatori sanitari adeguatamente formati – aggiunge – si possono intercettare i bisogni dell’utenza evitando anche accessi impropri al PS o per interventi di complessità medio – bassa e, inoltre, gli assistiti potrebbero essere veicolati in altre strutture sanitarie in grado di gestire pienamente la domanda di salute del cittadino. Permane inoltre il problema della carenza di posti letto nei vari reparti. Rimane necessario – conclude la Garante – promuovere una corretta informazione presso la popolazione perché capita non di rado che i cittadini non riescano a distinguere un bisogno di assistenza sanitaria urgente da un sintomo che può essere affrontato in sede di medicina generale o territoriale, recandosi direttamente negli ospedali Hub per mancanza di fiducia nei confronti del servizio sanitario in generale”. Tornando alla figura del “Caring Nurse”, Stanganelli ha voluto porre l’accento sull’importanza di questo nuovo servizio, avviato sperimentalmente nei tre ospedali hub calabresi, attraverso il quale i familiari possono avere direttamente tutte le informazioni circa lo stato di salute dell’assistito nella fase più critica, quella dell’accoglienza nei Pronto Soccorso. Uno strumento che, se da un lato diviene riferimento per l’utenza, dall’altro allenterà le tensioni all’interno delle strutture sanitarie, fungendo da deterrente per eventuali episodi di aggressione ai danni del personale medico. Durante la visita, il dr. Pasqua ha annunciato alla Garante che a stretto giro inizieranno i lavori per adeguare l’open space, in termini di privacy, con dei box dotati di un sistema di sanificazione costante, in grado di garantire il massimo riserbo ma, allo stesso tempo, la visuale più ampia per gli operatori che ivi operano.