Nella società contemporanea, la sicurezza e la protezione del territorio rappresentano pilastri fondamentali per garantire la tutela delle persone che lo abitano e delle risorse ambientali che vi sono dislocate. Altresì importante è l’attività di prevenzione che, attraverso misure di protezione basate sulla messa in opera di azioni specifiche progettate e messe in atto da professionisti, permette di ridurre al minimo i rischi.
Il mese di Gennaio è tradizionalmente dedicato dal Rotary all’Azione Professionale, che richiede ad ogni rotariano di operare con integrità ed elevati standard etici e mettere a disposizione la propria competenza e professionalità per rispondere ai problemi e bisogni della società: essere, in sostanza, dei leader riconosciuti per meglio servire l’interesse comune. Il Distretto Rotary 2102 Calabria, nell’ambito dell’Azione Professionale, guidata dal P.D.G. Pasquale Verre, ha istituito una Commissione per la “Tutela del Territorio e Ristrutturazione Urbana” presieduta da Raffaele Zinno, socio del Rotary Club Cosenza Sette Colli, professore associato di Scienza delle Costruzioni all’Università della Calabria, Delegato del Rettore per l’Ambiente, nonché delegato dell’Ateneo alla RUS (Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile). La Commissione sta improntando la sua attività nel solco dello Sviluppo Sostenibile e cercando di favorire il raggiungimento dei goal del programma Agenda 2030 dell’ONU.
Il Rotary Club Cosenza Sette Colli, guidato per l’Anno Rotariano 2023/2024 da Maria Francesca Valente, ha condiviso l’impostazione della Commissione ed ha organizzato, insieme al Rotary Club di Rende, guidato da Flora Maria Ritacca, un incontro pubblico dal titolo “Calabria 1783: dai Borbone gli insegnamenti per un futuro più sicuro – Sicurezza e Protezione del Territorio e del Costruito”. L’iniziativa si svolgerà Mercoledì 29 Gennaio 2025 alle ore 19.30 presso l’Hotel S. Francesco di Rende e vedrà la relazione del prof. Raffaele Zinno.
L’intervento del docente partirà dagli eventi storici del 1783 che videro l’intera Calabria scossa da terremoti catastrofici, per mostrare come il governo Borbonico intervenne in modo scientifico e ben organizzato, producendo il primo regolamento di costruzioni in zona sismica d’Europa, quindi del mondo. Nell’ambito di tale regolamento si descriveva la famosa “casa baraccata”, una tipologia edilizia che superò praticamente indenne tutti i terremoti successivi, fra cui quello ben noto di Reggio Calabria e Messina del 1908, in cui i quartieri delle “case baraccate” furono fra gli unici a subire pochissimi danni. Nel 2013 il CNR Ivalsa di Trento e l’Università della Calabria attuarono una sperimentazione con cui si è dimostrato come tale tipologia possa essere la base per il recupero e il rinforzo delle case della maggior parte dei centri storici italiani.
Dall’esempio delle modalità scientifiche che portarono alla definizione del regolamento borbonico, che riguardava non soltanto le abitazioni ma anche l’intero impianto urbanistico, la relazione del prof., Zinno partirà per mostrare come, anche con l’utilizzo dei moderni materiali e delle moderne tecnologie, si possano ottenere abitazioni e città “sismicamente sicure”, la cui salute strutturale può essere addirittura monitorabile in tempo reale. Si discuterà pure del ruolo che il Rotary potrà avere nella diffusione di una cultura che, sfruttando le professionalità disponibili, possa favorire la sicurezza verso gli eventi sismici e, in generale, verso lo sviluppo sostenibile.