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Il Consiglio comunale della Città di Cassano All’Ionio ha chiesto ufficialmente all’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale la proroga a sei mesi dei tempi previsti per le osservazioni al Piano Stralcio di Bacino del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale per l’Assetto, la Mitigazione e la Gestione del rischio da Alluvioni – Calabria e la contestuale sospensione dell’adozione del Piano in attesa delle determinazioni di comuni e professionisti

Tra i diversi atti approvati nel corso dell’ultima riunione dell’anno della civica assise sibarita, uno in particolare riguarda una problematica che sta interessando l’intera fascia jonica cosentina e calabrese in generale. Il Piano, nel dettaglio, prevede la Mappa dei livelli di pericolosità idraulica P3, P2 e P1; la Mappa dei livelli di Rischio Idraulico R4, R3, R2, R1; le Norme Tecniche di Attuazione; la Relazione Generale. Con la stessa delibera la Conferenza Istituzionale Permanente, contestualmente al Progetto di Piano e nelle more della sua successiva approvazione, ha adottato anche le correlate Misure di Salvaguardia, che sono immediatamente vincolanti.

Ma gli uffici del Comune di Cassano All’Ionio hanno fatto notare come, fino all’approvazione del Piano Stralcio di Bacino Distrettuale, è obbligatorio tener conto delle perimetrazioni vigenti nel PAI 2001 e delle ulteriori perimetrazioni presenti nella Mappa di pericolosità, adottata con il Piano in oggetto, secondo le equivalenze sopra menzionate (P3=R4; P2=R3; P1=R2), applicando le disposizioni delle Norme di Attuazione e Misure di Salvaguardia (NAMS), aggiornate dal Comitato Istituzionale dell’ex Autorità di Bacino Regionale della Calabria con delibera n. 27 del 02/08/2011, e considerando quale classe di rischio quella maggiormente cautelativa tra quanto previsto dal PAI 2001 e dalla citata Mappa di pericolosità. Rilevato che le aree di attenzione del Piano di Gestione del rischio alluvioni (PGRA) del Distretto Appennino Meridionale, non risultano più in vigore, atteso che erano state assoggettate ad un regime specifico di Misure di Salvaguardia, fino all’approvazione delle varianti di approfondimento e fino all’adozione del Progetto di Piano Stralcio di Bacino del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale per l’Assetto, la Mitigazione e la Gestione del rischio da Alluvioni – Calabria/Lao.

Tenuto anche conto della nota della Federazione degli Ordini degli Ingegneri Calabria, indirizzata ai Sindaci ed Uffici tecnici dei Comuni interessati, con cui si comunica che, ai fini di una maggiore cognizione e del dovuto approfondimento del Progetto di Piano recentemente adottato, l’Ordine degli Ingegneri richiederà all’Autorità Distrettuale dell’Appennino Meridionale, organizzerà appositi incontri formativi per i propri iscritti; che sta per essere aperto uno sportello dedicato, fruibile nei giorni di martedì e giovedì nell’orario 10:30/12:00 e 15:00/17:00 presso la sede dell’Autorità di Bacino (Cittadella Regionale, Lato Libeccio – IV Piano, Viale Europa n. 35, Località Germaneto, Catanzaro); che con Pec del 29/11/2024 Gli Ordini Tecnici della Calabria, congiuntamente hanno inviato all’Autorità di Bacino Distrettuale una richiesta di proroga del periodo per produrre osservazioni. Tempistiche che andrebbero ad essere incongruenti con quelle previste dal Piano che, a decorrere dalla data di pubblicazione dell’avviso di adozione del progetto di piano in questione, si dà avvio alle le procedure di consultazione e di presentazione di eventuali osservazioni da parte degli interessati, i cui termini previsto sono 30 giorni per le consultazioni e 30 giorni seguenti dalla scadenza delle consultazioni per la presentazione di eventuali osservazioni. Considerata l’estrema rilevanza dell’argomento e le possibili conseguenze in termini di mitigazione del rischio da alluvione, l’assise cassanese ritiene opportuna la concessione di un’adeguata estensione del periodo previsto per la formulazione delle osservazioni (auspicabile in 6 mesi), in modo da permettere un approfondito esame della documentazione prodotta dall’Autorità, ed in subordine alla sospensione dell’efficacia del piano con relative norme di salvaguardia.

«Da una prima lettura del Piano Stralcio – hanno evidenziato nelle loro relazioni sia il sindaco Giovanni Papasso sia l’assessore all’Urbanistica Leonardo Sposato – ci sono alcuni passaggi che ci destano preoccupazione perché sono previste forti limitazioni a Bruscate e Sibari e per le quali chiederemo di essere ascoltati per provvedere alle idonee modifiche. Noi siamo già al lavoro – ha sottolineato il Sindaco Papasso – e abbiamo chiesto anche a professionisti e cittadini di lavorarci. Gli uffici comunali sono a loro completa disposizione. Ma la questione è molto complessa e ci vuole più tempo, almeno sei mesi, per studiare bene la questione. Se non si allunga la scadenza per le osservazioni i tempi sono troppo risicati. Motivo per cui il consiglio comunale  (e credo siamo il primo comune a farlo) a maggioranza, ha chiesto ufficialmente all’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale sia la concessione di un’adeguata estensione del periodo previsto per la formulazione delle osservazioni (auspicabile in 6 mesi appunto), in modo da permettere un approfondito esame della documentazione prodotta dall’Autorità e si la contestuale sospensione dell’efficacia del Piano con le relative norme di salvaguardia, per come stabilito nel verbale del 06/12/2024, sottoscritto dai sindaci che hanno partecipato alla suddetta riunione (tra cui quelli di Corigliano-Rossano, Reggio Calabria, Catanzaro, Vibo Valentia, Crotone, Cassano All’Ionio, Trebisacce, Villapiana, Amendolara, Rocca Imperiale, Civita, San Basile, Crosia, Roghudi anche nella qualità di Presidente dell’Associazione dei Comuni dell’Area Grecanica), visto che questa adozione ha causato diversi problemi a tantissimi comuni della fascia jonica e dell’intera Calabria».

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