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Castrolibero (Cs), differito il termine per partecipare al bando per la rigenerazione del centro storico

Va avanti a ritmo serrato, a Castrolibero, l’ambizioso progetto di rigenerazione urbana, “Castrufrancu e i Bagni del Palazzotto – Il Borgo dei Saperi Senza Tempo”, che mira a trasformare il centro storico in un polo culturale, sociale e turistico d’eccellenza. Per garantire il pieno coinvolgimento delle parti attive del territorio e ottimizzare i dettagli del piano, il Comune ha deciso di posticipare al 29 dicembre il termine per partecipare al bando per la gestione e valorizzazione degli “asset” riqualificati del borgo.

 

L’assessore ai Lavori Pubblici, Nicoletta Perrotti, ha recentemente illustrato i progressi e le prospettive del progetto, sottolineando l’importanza della manifestazione di interesse attualmente aperta. Ha quindi precisato: «Il posticipo rappresenta un’opportunità per garantire che tutti i soggetti interessati possano contribuire attivamente alla visione strategica del progetto. Vogliamo che questo percorso sia realmente condiviso, per assicurare una valorizzazione che tenga conto delle esigenze della comunità e del potenziale del nostro borgo».

 

Il progetto prende, dunque, sempre più forma. La sinergia tra passato e futuro si traduce in iniziative innovative, capaci di valorizzare il patrimonio storico del centro storico attraverso la promozione di nuovi spazi dedicati alla cultura, al benessere e alla convivialità.

 

Un passaggio fondamentale di questo percorso è rappresentato dall’Accordo Quadro di Collaborazione stipulato con l’Università della Calabria. L’Accordo, già approvato dalla Giunta Comunale, darà origine a una serie di intese operative che disciplineranno le singole iniziative, consolidando una sinergia che testimonia il valore strategico della collaborazione tra il Comune e l’UNICAL.

 

Ad aprire concretamente questo passaggio è stata la recente tesi di laurea dell’ingegnere Vladimir Vena, un elaborato originale dedicato alla rifunzionalizzazione di Piazza Pandosia e alla progettazione di un edificio polifunzionale destinato alla ristorazione e al tempo libero. Il progetto è stato predisposto con il prezioso supporto scientifico della prof.ssa arch. Roberta Lucente, esaltando il dialogo tra ricerca accademica e territorio.

 

«Applicare la mia tesi al centro storico della mia città – ha detto il neo ingegnere – è stata un’opportunità inaspettata, frutto della collaborazione tra l’Università della Calabria e il Comune di Castrolibero, che ho colto con orgoglio e grande senso di responsabilità.

L’intervento non si limita alla realizzazione di un bistrot – ha proseguito – ma si estende all’intero territorio urbano, con l’obiettivo di inserire nuove funzioni che possano sostenere i flussi di turisti e residenti attratti dal piano di recupero in corso. L’esito progettuale – ha detto ancora Vena – si configura come uno spazio contemporaneo, capace di lasciare una traccia della nostra epoca nella stratificazione storica del borgo. È un intervento rispettoso della morfologia storica, che esalta le vedute panoramiche tanto dall’interno quanto dall’esterno del centro».

 

Questo step segna, dunque, un ulteriore avanzamento verso la costruzione di un cammino condiviso e orientato alla rigenerazione del tessuto urbano e sociale, confermando la centralità della visione dell’Amministrazione Comunale.

 

Il Sindaco Orlandino Greco ha infatti dichiarato: «Il progetto “Castrufrancu e i Bagni del Palazzotto” non rappresenta solo una trasformazione urbanistica, ma un percorso di rinascita culturale e sociale. Stiamo lavorando per costruire una nuova identità per Castrolibero, riscoprendo le nostre radici e proiettandole verso il futuro». Ha poi aggiunto: «Il lavoro dell’ingegnere Vladimir Vena dimostra quanto i giovani possano essere protagonisti di questa trasformazione. La collaborazione con l’UNICAL ci permette di tradurre idee innovative in azioni concrete, creando un modello di rigenerazione che può essere un riferimento per altre realtà». E ha infine concluso: «Il progetto e l’avvio del primo bando non si limitano a intercettare nuove idee e a stimolare una partecipazione attiva, ma intendono trasmettere un messaggio chiaro: il borgo storico è un patrimonio che desideriamo riconsegnare alla comunità e alle generazioni future, affinché possano viverlo, valorizzarlo e custodirlo».

 

 

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