Il Consiglio comunale, convocato dal Presidente Giuseppe Mazzuca e riunitosi nella sala delle adunanze di Palazzo dei Bruzi, ha approvato le ratifiche di due variazioni d’urgenza al bilancio di previsione, il Regolamento del Sistema Idrico Integrato e i regolamenti degli organi dell’Ambito territoriale dell’Area urbana in materia di trasporto pubblico locale. Il civico consesso ha inoltre dato il via libera al rinnovo della convenzione per la gestione in forma associata dei servizi sociali tra i comuni dell’ambito territoriale numero 1 di Cosenza e all’approvazione dell’addendum per la gestione dei servizi educativi. Approvati, inoltre, lo schema di convenzione per il potenziamento dei servizi sociali comunali e la modifica n. 2 del Programma triennale dei beni e dei servizi. Ma la seduta è stata aperta dalla trattazione del primo punto all’ordine del giorno: l’interrogazione urgente con risposta orale, presentata dalla minoranza (primo firmatario il consigliere Francesco Spadafora) sulle infiltrazioni registrate nell’acqua potabile nelle zone di via Martorelli e via Lanzino. In assenza del consigliere comunale Spadafora, l’interrogazione è stata illustrata dal consigliere Giuseppe d’Ippolito che ha chiesto al Sindaco se erano state adottate misure volte ad effettuare esami approfonditi e ad avviare a soluzione la problematica.
La risposta del Sindaco Franz Caruso all’interrogazione
“La problematica – ha detto Franz Caruso -si è presentata nell’agosto di quest’anno. Alcuni i cittadini residenti in Via Lanzino e Via Martorelli hanno segnalato al Settore Manutenzione del nostro Comune problemi sulla rete idrica, lamentando cattivo odore ed anche una colorazione diversa delle acque bianche. C’è stato – ha ricordato Franz Caruso – un pronto intervento del Servizio Idrico comunale e si è constatata la presenza dei problemi lamentati. In quella circostanza si è proceduto ad una riparazione del tratto di rete ed anche alla realizzazione di un terminale di linea (lo scarico) al fine di garantire l’effettuazione di prelievi specifici sul punto segnalato e, contestualmente, si è proceduto ad effettuare una ripulitura di tutta la condotta interessata. All’esito di quell’intervento del mese di agosto – ha ricordato ancora il primo cittadino – i prelievi che sono stati effettuati hanno dato un esito negativo. Il problema sembrava risolto, ma, purtroppo, nel mese di settembre si è ripresentato. Va detto – ha aggiunto il Sindaco – che nel mese di agosto non ci si è dedicati solo ad effettuare gli interventi già ricordati, ma si è anche proceduto ad effettuare da parte della ditta Kratos, che è il gestore delle reti fognarie, anche un intervento di videoispezione, proprio per verificare i tratti di rete della zona interessata ed individuare eventualmente alcuni punti critici oppure ipotesi di contaminazione della rete idrica comunale”. Franz Caruso ha spiegato, inoltre, che “la Kratos è intervenuta con manutenzioni di carattere straordinario, correggendo le criticità e le disfunzioni individuate sulla rete fognaria. Purtroppo, a metà del mese di settembre, il problema si è ripresentato e ci sono state lamentele da parte di cittadini del territorio, in modo particolare di via Martorelli, via Lanzino, via Libero Grassi e via Benito Falbo, che hanno sollecitato l’Amministrazione per risolvere il problema. Anche in questo caso si è intervenuti prontamente e abbiamo anche incontrato a Palazzo dei Bruzi, in una riunione, i capo condomini e i cittadini dei diversi edifici interessati da questa problematica. All’esito degli incontri e delle riunioni – ha precisato Franz Caruso – gli stessi cittadini hanno riconosciuto la tempestività degli interventi e soprattutto l’attenzione dell’Amministrazione verso la risoluzione della problematica che non è stata purtroppo individuata nella sua causa”. In attesa di risolvere definitivamente il problema, in quella circostanza venne garantito l’uso di acqua potabile, dotando quella zona di autobotti che hanno garantito l’approvvigionamento di acqua potabile. “Si è proceduto – ha spiegato ancora Franz Caruso -alla realizzazione di due nuove linee di condotta idrica su un punto diverso da quello di innesto originario. E pensavamo di risolvere così il problema che è stato temporaneamente risolto, ma non si può parlare di soluzione definitiva perché, purtroppo, ancora oggi si sta procedendo a monitorare la situazione ed è prevista un’ulteriore attività per arrivare ad individuare la causa che ha prodotto il disservizio. Devo dire che dopo questo by-pass sono state effettuate delle analisi sull’acqua e le stesse, alla data del 21 novembre scorso, hanno dato esito assolutamente negativo. Da questo punto di vista posso tranquillizzare i cittadini che c’è stato il massimo dell’impegno e dell’attenzione e oggi possiamo dire che non abbiamo la soluzione definitiva perché ancora non è stato individuato il punto di inquinamento della condotta idrica che oggi è stata isolata, ma che deve essere assolutamente riportata in funzione, perché ci siamo resi anche conto che con il by-pass la portata dell’acqua è inferiore rispetto allo standard di quella zona”. Circa la domanda formulata nell’interrogazione e cioè se era stata o meno emanata un’ordinanza per vietare l’utilizzo dell’acqua, il Sindaco ha risposto che “non si è reso necessario emanare l’ordinanza perché si è intervenuti immediatamente e si è provveduto a garantire l’uso di acqua potabile con le autobotti e con le due nuove linee idriche”. Il Sindaco ha anche precisato che “a dire il vero non è stata sollecitata un’ordinanza di questo genere e, se fosse stata sollecitata, avrebbe dovuto investire una valutazione diversa, perché emanare un’ordinanza siffatta avrebbe comportato un allarme sociale particolare, anche con conseguente e possibile isteria collettiva che avrebbe portato a sommergere il Comune da richieste da parte di tanti cittadini che avrebbero preteso controlli analoghi. Ancora oggi si sta monitorando il territorio e non è detto che non ci rivolgeremo all’esterno per ricercare soluzioni tecnologicamente avanzate rispetto a quelle che noi abbiamo messo in campo per arrivare ad individuare la fonte dell’inquinamento. Al momento posso solo tranquillizzare i cittadini che i dati che mi sono stati forniti dal dirigente ed effettuate dalla Geolab sono negativi. Sono stati portati all’attenzione del settore degli esami di laboratorio che evidenziavano delle anomalie. Sicuramente c’era stato l’inquinamento, però non possono quelle analisi far fede al 100% perché non si sa dove e come è stato raccolto il campione. Perché anche in quel caso, come Amministrazione, abbiamo condotto delle indagini di laboratorio e davano alcune presenze negative, dal punto di vista della purezza dell’acqua, ma non quelle che indicavano i privati”. La risposta del Sindaco Franz Caruso all’interrogazione è stata poi commentata dal consigliere di Fratelli d’Italia Giuseppe d’Ippolito che ha sottolineato come “nessuno ha messo in discussione l’attenzione da parte dell’Amministrazione comunale. Devo però dire – ha precisato d’Ippolito – che abbiamo anche noi cercato di avere dei dati e i rapporti di prova eseguiti dalla Geolab sono dati ufficiali sui quali il Comune dovrebbe basare le proprie decisioni per la salvaguardia della salute pubblica”. D’Ippolito ha aggiunto che “già dal 6 novembre i parametri erano fuori dai livelli di salvaguardia della salute pubblica. L’ultimo rapporto che mi è stato fornito è del 29 novembre e continua a presentare dei parametri in cui sono stati rinvenuti escherichia coli ed altri batteri nelle zone di via Martorelli, via Lanzino e così via”. D’Ippolito ha poi concluso il suo intervento manifestando l’intenzione di proporre una mozione per valutare le azioni da intraprendere nel prosieguo.
Subito dopo è intervenuta la consigliera comunale Chiara Penna che ha presentato, insieme al Consigliere comunale Francesco Alimena, una proposta di mozione, subito dopo depositata alla presidenza del Consiglio che la inserirà in una prossima seduta del civico consesso, per rimuovere gli ostacoli burocratici, avviando una sperimentazione presso gli uffici comunali, per il rinnovo dei permessi di soggiorno per motivi familiari, e potenziare il personale degli uffici immigrazione della Questura, dello sportello unico per l’immigrazione della Prefettura e per la costituzione dell’ufficio stranieri del Comune di Cosenza.
Il Consiglio comunale ha poi dato il via libera alle ratifiche di due variazioni d’urgenza al bilancio di previsione finanziario 2024/2026 (art. 175, comma 4, del D.Lgs n, 267/200): la prima approvata con deliberazione di Giunta Comunale n. 148 del 04/10/2024 e la seconda approvata con deliberazione di Giunta Comunale n. 168 del 04/10/2024. Entrambe le pratiche sono state illustrate dal dirigente del settore Programmazione, risorse finanziarie e bilancio, Marco De Rito.
Sul punto, in sede di dichiarazione di voto, è intervenuta la consigliera comunale Bianca Rende. Con riferimento alla prima variazione la consigliera Rende ha osservato che “guardando all’interno della stessa variazione, si nota che la somma di 220 mila euro è stata disimpegnata ed ora è stata, con la variazione, trasferita, mentre si sarebbe potuta impiegare per il funzionamento delle ludoteche e dei centri di aggregazione giovanile. Se ne discusse mesi fa – ha sottolineato ancora Bianca Rende – proprio per prevedere una cospicua somma per finanziare l’attività delle 4 ludoteche comunali. Il bilancio di previsione approvato a maggioranza di voti validi – ha ricordato al consigliera Rende – contemplava questa spesa, anche perché si tratta di un servizio vitale per la crescita, l’educazione e la formazione di bambini e adolescenti”. Bianca Rende ha chiesto di conoscere le ragioni perché i 220 mila euro non sono stati spesi. Nel 2025 e 2026 i fondi sono confermati, ma non abbiamo avuto risposte per i bambini e per i lavoratori utilizzati in passato in quei servizi. Anche sulla questione degli asili nido comunali e sull’assistenza ai bambini affetti da patologie uditive, Rende ha detto che “c’è bisogno di fornire risposte, così come per quella fascia di bambini che hanno necessità della figura del’assistente specialistico alla comunicazione”. Per questa ragioni la consigliera Rende ha preannunciato voto contrario. La sua posizione è stata subito dopo condivisa dal consigliere comunale Michelangelo Spataro. Perplessità sono state espresse anche dal consigliere D’Ippolito che ha preannunciato, sull’altra variazione, voto negativo “e non per inutile ostruzionismo, ma per ragioni molto più politiche”.
La prima variazione di bilancio è stata approvata con 19 voti a favore e 7 contrari, mentre la seconda è stata approvata con 21 voti a favore e 5 contrari.
Subito dopo il consigliere D’Ippolito ha chiesto due minuti di sospensione per una valutazione supplementare sul’opportunità di presentare la mozione per valutare le azioni da intraprendere per avviare a soluzione la situazione dei residenti di via Martorelli e via Lanzino. Dopo attenta valutazione ed una interlocuzione alla quale ha partecipato anche il Sindaco Franz Caruso, il consigliere d’Ippolito ha riferito all’aula che “l’opinione comune è quella di evitare una mozione, ma di dar vita ad una serie di riunioni per arrivare alla presentazione di un punto all’ordine del giorno che non tenga conto di una singola zona della città, ma che proponga una soluzione strutturale del problema”. La minoranza si è poi detta, per il tramite del consigliere d’Ippolito, soddisfatta per le argomentazioni portate dal Sindaco.
Si è poi passati alla trattazione del successivo punto all’ordine del giorno, l’approvazione del Regolamento del Sistema Idrico Integrato e dei relativi allegati. La pratica, in questo caso, è stata illustrata dal dirigente del Settore Tributi, Carmelo Misiti, che ha subito sottolineato l’inadeguatezza del vecchio regolamento, la cui emanazione risaliva al 1989, e che non rispecchiava integralmente la normativa in vigore. “Il nuovo regolamento – ha aggiunto Misiti – introduce la Carta dei servizi che è un elemento importante di innovazione e che rappresenta uno strumento molto utile per i cittadini-utenti in quanto costituisce un modo semplice e diretto per illustrare la struttura dei servizi e rendere trasparente l’organizzazione del Comune. Il nuovo Regolamento – ha aggiunto Misiti – è lungo e dettagliato ed introduce delle innovazioni particolari che consentono di ammodernare in maniera sistemica e funzionale la rete di ultimo miglio, introducendo nuove misure proposte da Arera e Arrical”.
Posto in votazione, il regolamento è stato approvato all’unanimità.
Il civico consesso ha dato il suo via libera anche al rinnovo, per un ulteriore triennio, della convenzione per la gestione in forma associata dei servizi sociali tra i comuni dell’ambito territoriale numero 1 di Cosenza e all’approvazione dell’addendum per la gestione dei servizi educativi. Approvato anche lo schema di convenzione per il potenziamento dei servizi sociali comunali. Le pratiche sono state illustrate dalla dirigente del settore welfare Matilde Fittante (le due convenzioni) e dal dirigente del settore Educazione, Giuseppe Bruno (addendum servizi educativi).
I punti sono stati approvati all’unanimità.
All’unanimità è stata approvata anche la modifica del Programma triennale dei beni e dei servizi 2024/2026
Si è poi passati alla trattazione dell’ottavo punto all’ordine del giorno, l’approvazione dei regolamenti degli organi dell’Ambito territoriale dell’Area urbana di Cosenza- Rende e Castrolibero per la gestione associata delle funzioni tecniche e amministrative in materia di trasporto pubblico locale. Ha relazionato l’Assessore ai lavori pubblici Damiano Covelli che ha preliminarmente ringraziato la commissione consiliare competente “che ha lavorato incessantemente per due giorni consecutivi per l’approvazione della proposta. I due regolamenti non erano stati visionati per tempo –ha detto Covelli -. Su proposta del consigliere d’Ippolito, che ha avuto l’amabilità di porre la questione, si è poi proceduto all’approvazione in commissione. C’è una questione tecnica- ha spiegato Covelli. Il consiglio comunale di Cosenza, insieme a quelli di Rende e Castrolibero, è chiamato ad approvare due regolamenti: il regolamento del Comitato d’Ambito dell’area urbana e il regolamento organizzativo e funzionale dell’Ufficio comune dell’ambito territoriale dell’area urbana”. Covelli ha ripercorso tutto l’iter, dalla istituzione, con la Legge Regionale n.35 del 31 dicembre 2015, dell’Autorità Regionale dei Trasporti della Calabria (ARTCal) quale Ente di governo del bacino unico regionale in materia di Trasporto Pubblico Locale, alla possibilità, riconosciuta dalla stessa legge all’ARTCal, di istituire, su proposta congiunta degli Enti locali interessati, gli Ambiti Territoriali di Area Urbana, di Area Vasta e di Area a Domanda Debole. L’Assessore Covelli ha, inoltre ricordato che, nel 2018, i Sindaci di Cosenza, Rende e Castrolibero hanno proposto l’istituzione dell’Ambito Territoriale di Area Urbana (ATAU) per i servizi di trasporto pubblico locale comprendente il territorio delle stesse Amministrazioni e che nel 2019 il Settore Trasporto Pubblico Locale del Dipartimento Infrastrutture, Lavori Pubblici e Mobilità della Regione Calabria ha espresso parere favorevole sulla proposta di costituzione dell’Ambito in quanto rispettava i criteri previsti dalla Legge Regionale 35. “Tenuto conto di queste considerazioni – ha detto ancora Damiano Covelli – il 25 giugno del 2019 il commissario dell’ARTCal ha istituito ufficialmente l’ambito territoriale. Perché è importante oggi approvare questa delibera? – si è chiesto Covelli. Perché possiamo finalmente procedere velocemente a quella che è stata da subito una nostra priorità. La Regione stessa ha più volte comunicato che c’era la possibilità di accedere a risorse importanti. Procedere in questa direzione significa assicurare uno dei servizi fondamentali per l’unione dei comuni. Mi auguro che l’aula possa approvare. In sede di dichiarazioni di voto sono intervenuti i consiglieri Alessandra Bresciani, Giuseppe D’Ippolito, Bianca Rende e Michelangelo Spataro.
Sul punto ha chiesto poi di intervenire il Sindaco Franz Caruso che ha ricordato l’intensa attività, sia sua personale che dell’Assessore Covelli, “che da più tempo c’è stata nella direzione che oggi è approdata in Consiglio comunale, perché sin dal mio insediamento è stata perseguita la strada di unificare i servizi per rendere possibile anche il percorso della realizzazione di quell’ulteriore punto centrale del programma del Sindaco che prevede appunto la realizzazione della città unica. Come è stato ricordato- ha aggiunto Franz Caruso – io sono favorevole alla città unica. Mi sono candidato nel 2016, con il progetto del centrosinistra della Grande Cosenza e che prevedeva appunto questo percorso per realizzare qualcosa di utile per lo sviluppo del territorio. Non ci sono bandierine da piazzare – ha detto Franz Caruso – rispetto ad una evoluzione e una trasformazione territoriale così importante. Il mio Sì alla città unica l’ho detto da subito, ma non così, perché il percorso legislativo era sbagliato. Non si poteva arrivare all’obiettivo mortificando le istituzioni e arrogandosi poteri che non sono previsti dalla legge, perché non è vero che c’è stato un adeguamento alla Costituzione. Non c’è nessuna norma nella nostra Costituzione, né nel Testo unico degli enti locali che attribuisce alla Regione i poteri di sciogliere i consigli comunali. La Regione – ha rimarcato il Sindaco Franz Caruso -può fondere o costituire nuovi comuni, ma non può sciogliere i consigli comunali. Nessuna legge glielo consente. Il problema è tutto politico perché la Calabria è l’unica regione in Italia che si arroga il potere di andare in quella direzione togliendo dal percorso i consigli comunali. Noi dobbiamo essere una parte integrante di quel percorso. Sarà la prossima regione, che io mi auguro sia a guida del centrosinistra, che si impegnerà intanto a dotarsi di un Piano territoriale regionale che riassetti tutta l’impalcatura istituzionale e territoriale della Regione. 400 comuni, la gran parte con popolazione al di sotto dei 5000 abitanti, altri con popolazione al di sotto dei 3000 e comuni che hanno 400 abitanti, devono essere necessariamente modificati. Ma lo si fa con un piano territoriale regionale che riscriva la mappa territoriale ed istituzionale della Regione. In quell’ambito, sicuramente si dovrà procedere verso la realizzazione della città unica”. Quindi il Sindaco ha insistito sull’esito del referendum. “Non è stato bocciato il disegno della città unica, ma il metodo che è un metodo sbagliato per il quale sono stato sentito in commissione e però non ascoltato. Oggi dobbiamo prendere atto che quell’impostazione è stata bocciata dall’elettorato e dai cittadini di Cosenza, perché il voto dell’astensione va analizzato. Se non si va a votare è perché probabilmente non si apprezza quella proposta. Per superare l’impasse, dobbiamo lavorare noi Sindaci interessati, affinché quel percorso sia riempito di contenuti e non resti una scatola vuota. Per fare questo, noi, con il Sindaco di Castrolibero e con i commissari di Rende, dobbiamo avviare subito il percorso che deve condurre all’Unione dei comuni. Unificando i servizi e mettendo veramente insieme le esigenze nei settori dei trasporti, dei rifiuti, dell’acqua, si può andare velocemente verso quella soluzione. Però dobbiamo dare atto che noi ci siamo mossi in quella direzione sin da qualche anno, perché dall’inizio abbiamo lavorato e abbiamo deliberato per la costituzione dell’Ambito territoriale”.
Il punto, posto in votazione, è stato approvato a maggioranza, ma con l’astensione dei consiglieri Michelangelo Spataro, Giuseppe d’Ippolito e Francesco Cito.
Rinviati gli ultimi due punti all’ordine del giorno: la Modifica al Regolamento per l’applicazione del canone unico di concessione del suolo pubblico, autorizzazione o esposizione pubblicitaria, approvato con deliberazione di Consiglio comunale n 6/2021 e, infine, la modifica del Regolamento per l’arredo urbano e il decoro della città di Cosenza, approvato con deliberazione di Consiglio comunale n. 12/2023.