Tutto pronto per l’inaugurazione della 59ma stagione lirica del teatro Rendano. Ad aprire il cartellone operistico del teatro di tradizione cosentino, mercoledì 30 ottobre, alle ore 20,30, sarà “La Cenerentola”, di Gioachino Rossini, dal libretto di Jacopo Ferretti, opera giocosa che venne rappresentata la prima volta in assoluto il 25 gennaio 1817 al Teatro Valle di Roma. La replica de “La Cenerentola” al Rendano è prevista venerdì 1° novembre, alle ore 17,00. Questa mattina, l’anteprima per le scuole è stata seguita da più di seicento studenti delle scuole della città e della provincia che hanno gremito il “Rendano” e seguito con molto interesse l’evoluzione dell’opera. Entusiasmo durante tutta la rappresentazione de “La Cenerentola” alla quale i ragazzi hanno partecipato con compostezza e attenzione. I quasi 700 studenti che hanno affollato il “Rendano” provenivano dagli Istituti Comprensivi “Zumbini” di Cosenza, di Morano-Saracena, Rende Centro-San Fili, Rende Centro-Sant’Agostino-Saporito, San Lucido e Taverna Scalo. Al termine applausi a scena aperta e diverse chiamate al proscenio per i cantanti, soprattutto per Cenerentola (Angelina) interpretata dal mezzosoprano italo-tedesco Anna-Doris Capitelli. La Cenerentola allestita per il teatro di tradizione cosentino è una coproduzione tra il Rendano e Rete Lirica Marche, mentre l’allestimento è del “Rossini Opera Festival” e della Fondazione “Bernardo De Muro”. Un allestimento che ha debuttato lo scorso anno (2023) e che è stato rappresentato a maggio di quest’anno anche in Perù. L’Orchestra è la Sinfonica Brutia che in “Cenerentola” sarà diretta dal maestro Francesco Di Mauro, bacchetta d’eccezione e con una notevole esperienza internazionale. La regia è di Matteo Anselmi, ripresa da Giulio Leone. Nelle note di regia, Matteo Anselmi presenta il personaggio di Cenerentola (Angelina) come “l’emarginata, la vittima, la bullizzata della nostra società contemporanea, colei cui attribuire colpe e odio. Vivendo in una condizione di conflitto, e di non accettazione – continua Anselmi – si presenta, di fronte ai suoi conflitti, in quello che sarà il suo personale viaggio interiore. Come in un sogno l’ambientazione favolistica, diventa il viatico per raccontare un percorso che si tinge di quella leggera vernice di volgarità necessaria a delineare i personaggi che rappresentano il desiderio di voler apparire, a tutti i costi, esponenti principali del consumismo e dell’indifferenza. Il tema dell’amore e dell’immaginazione si fondono con l’elemento che più di tutti ci rende sognatori: i libri. Che con delicatezza e innocenza ci conducono in una storia nella quale la protagonista trionfa con la sua bontà e con l’accettazione di se stessa, indipendente dal proprio stato sociale”. “In quest’opera trionfa, infatti la bontà – sottolinea dal canto suo il mezzosoprano Anna Doris Capitelli-. Angelina è buona, ha un cuore grande e crede veramente alla bontà, senza menar vanto di altre ricchezze o altri aspetti della vita mondana”. E sulla difficoltà del ruolo afferma che “sta nel fatto di dover trovare il giusto equilibrio tra note gravi e note acute”. La Capitelli è un nome importante della lirica italiana ed anche internazionale. La cantante è appena rientrata dalla Cina dove ha affiancato in un recital il grande tenore spagnolo Placido Domingo. Presenza ricorrente negli allestimenti del Teatro alla Scala di Milano, la ritroviamo nel ruolo principale di Hänsel, nel 2017, che segna anche il suo debutto scaligero, nell’opera “Hänsel und Gretel”. Sempre alla Scala, si è esibita, inoltre, nel ruolo di Rosina nel “Barbiere di Siviglia”, ruolo che aveva rivestito anche al Teatro Rendano di Cosenza nel 2021. Di lei – scrive la critica – “conquista l’eleganza scenica, la seducente vocalità e la puntualità e la pulizia nei virtuosismi”. Non sono da meno anche le altre voci, come il tenore Enrico Iviglia (Don Ramiro) e William Hernandez (Dandini). Completano il cast il Don Magnifico di Paolo Ingrasciotta, l’Alidoro di Matteo D’Apolito, la Clorinda dell’apprezzata cosentina Sarah Baratta e Giulia Alletto (Tisbe). Il Coro è il collaudatissimo Lirico “Francesco Cilea” diretto da Bruno Tirotta. Le scene sono di Lorenzo Mazzoletti e i costumi di Viola Sartoretto. Lightdesigner: Silvia Vacca e Massimiliano Prete. Chi non ha ancora provveduto ad acquistare il biglietto può farlo da “In PrimaFila”, in via Marconi a Cosenza, oppure prima dello spettacolo, direttamente al botteghino. Per informazioni: info@inprimafila.net oppure tel.0984795699.
“La Cenerentola” di Gioachino Rossini inaugura la 59ma stagione lirica del Teatro Rendano di Cosenza
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