“L’illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari” - Antonio Gramsci
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Jonathan Coe ospite del Premio Sila a Cosenza

È davvero un gran colpo, quello messo a segno dalla Fondazione Premio Sila. Grazie al lavoro costante del presidente Enzo Paolini e della direttrice del Premio, Gemma Cestari: Jonathan Coe, autore britannico acclamato a livello mondiale, sarà a Cosenza. L’imperdibile appuntamento è fissato per venerdì 15 novembre, alle 18, nelle sale cinquecentesche di Palazzo Arnone, sede della Galleria nazionale di Cosenza.

L’autore ha inserito il capoluogo bruzio tra le quattro tappe italiane in cui presenterà “La prova della mia innocenza”, il suo ultimo romanzo che si potrà trovare nelle librerie dal prossimo 5 novembre, nella traduzione italiana. A dialogare con lui, Marco Vigevani, uno dei maggiori agenti letterari italiani.

Jonathan Coe è un ospite davvero illustre, di livello internazionale, e la sua presenza a Cosenza suona come l’ennesimo riconoscimento della comunità letteraria nei confronti del prestigioso Premio Sila.

«Far prevalere il dialogo sul conflitto. È questo l’impegno del nostro tempo – ha dichiarato il presidente Enzo Paolini –. E il nostro contributo come Premio Sila è la concreta proposta e la realizzazione di scambi e di connessioni con culture diverse e sensibilità distanti. Per invertire quella tendenza che man mano ci rende sempre più insensibili rispetto a veri e propri orrori che si perpetrano nel mondo. Il Premio Sila è nato nel ‘49 ed è rinato nel 2011 esattamente con questa forte motivazione. Ha fatto la sua parte nel dopoguerra e la sta facendo adesso nell’epoca delle guerre, delle deportazioni e dei respingimenti. Jonathan Coe, con il suo patrimonio narrativo, è uno straordinario strumento di comunicazione, tra mondi e persone. Tutta la letteratura è un affaccio sulla vita, sulle speranze e sui diritti di ciascuno di noi».

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