“Ogni falsità è una maschera, e per quanto la maschera sia ben fatta, si arriva sempre, con un po' di attenzione, a distinguerla dal volto” - Alexandre Dumas - “I tre moschettieri”
HomeCalabriaCosenzaComitato cittadino di Rende: "Le bugie del senatore Occhiuto"

Comitato cittadino di Rende: “Le bugie del senatore Occhiuto”

“Abbiamo letto con grande sconcerto le dichiarazioni del senatore arch. Occhiuto. Per un esponente istituzionale che si è reso protagonista del fallimento dell’Amaco e della Metropolitana Leggera Cosenza-Rende-Unical, con un danno di centinaia di milioni di euro per le nostre comunità, ci vuole veramente un coraggio che rasenta l’irresponsabilità nell’affermare che il sistema dei trasporti trarrà beneficio dalla ipotizzata Città Unica (specie se sarà gestita da lui e dalla sua parte politica).
La stessa considerazione vale quando il senatore Occhiuto parla di una migliore gestione nel settore dei rifiuti. Dimentica l’architetto che, in materia di rifiuti e di depurazione, esiste già un ente che sperimenta l’Unione dei Comuni nel settore e cioè il Consorzio Vallecrati. Consorzio che ha funzionato meravigliosamente negli anni antecedenti il 2011, costruendo centinaia di chilometri di rete fognaria nei comuni aderenti ed il depuratore in contrada Coda di Volpe di Rende. Con l’avvento di Occhiuto a Sindaco, il Consorzio Vallecrati ha finito di essere un’eccellenza. È da oltre dieci anni, infatti, che non riesce a spendere 50 milioni di euro destinati al completamento delle reti fognarie dei comuni interessati ed al raddoppio dell’impianto di depurazione.
Ricordiamo che in “zona Cesarini”, prima della istituzione dell’ente che gestirà l’intero ciclo delle acque, il Consorzio Vallecrati, targato centrodestra, ha bandito una gara per l’esecuzione dei lavori prima menzionati; il bando di gara prevede, tra l’altro, una penale di molti milioni di euro ove l’impresa vincitrice dovesse essere estromessa per ceder il passo all’unico ente pubblico gestore già costituito.
Il senatore Occhiuto per dare credito alla positività della Città Unica ricorre anche a macroscopiche bugie. La Città Unica, ove malauguratamente dovesse nascere, erediterà, sin dal primo momento, l’enorme deficit del Comune di Cosenza di oltre 300 milioni di euro (circa 3000 € pro-capite per i cittadini del nuovo municipio); non è vero, dunque, per come afferma l’Occhiuto major, che per cinque anni i tre comuni presenteranno una fiscalità separata.
Dopo dieci anni spesi in uno splendido isolamento nella fortezza di piazza dei Bruzi, il senatore si ricorda dell’Area Urbana dimenticando, però, che l’Area Urbana esiste perché i rendesi hanno costruito la nuova Rende, ricca di grandi opere a servizio di una comunità molto più grande della città di Arintha. Ma tutto ciò brucia molto al deturpatore della bellezza cosentina, cucinata in salsa psichedelica. È abbastanza chiaro, dunque, che tutte le affermazioni dei sostenitori del sì alla Città Unica sono vuote parole non comprovate da alcun dato, programma, progetto, sperimentazione. Noi sostenitori del no alla Città Unica siamo semplici cittadini che non ricoprono alcun ruolo istituzionale e/o politico, animati soltanto da un grande amore per la nostra città e dal senso di responsabilità di evitare ad essa danni irreparabili, causati dalle altrui ambizioni e sete di ulteriore potere e continueremo questa battaglia di libertà e di giustizia anche se dovessimo restare gli unici oppositori in Calabria allo strapotere degli Occhiuto”.

Così in una nota il Comitato Cittadino Spontaneo di Rende.

Articoli Correlati