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PD Cosenza, Giacco: “Maria Locanto convochi l’assemblea provinciale del partito”

“È auspicabile che a stretto giro la presidente Maria Locanto convochi l’assemblea provinciale del PD di Cosenza. La mia non è una richiesta ordinaria di convocazione per lamentare il fatto che il massimo consesso di direzione politica della federazione provinciale non viene convocato da tempo immemore. A mia memoria dopo oltre due anni dal congresso è stata convocata solo una volta. La mia richiesta vuole essere soprattutto un appello alla responsabilità collettiva dell’intero gruppo dirigente del partito. Non si può assecondare una deriva distruttrice dell’insediamento organizzativo ed elettorale del PD nella provincia di Cosenza. Ritengo sia necessario avere una sede ufficiale e autorevole dove il gruppo dirigente possa ritrovarsi a discutere in presenza non per uno sfogatoio su ciò che non va ma per una assunzione diretta di responsabilità al fine di indicare la via di uscita da una condizione che rischia di condurre il PD ad una presenza fortemente residuale. È sorprendente come si continui a fare finta di niente. Non è sopportabile che dopo non avere svolto alcuna direzione politica sulla formazione delle liste e delle alleanze nelle recenti elezioni amministrative, dopo avere tenuto rigorosamente chiusa la sede della federazione provinciale durante le elezioni europee, Vittorio Pecoraro non abbia provveduto a organizzare una benché minima presenza del PD nelle elezioni per la selezione del direttivo di ARRICAL domenica scorsa. Ha pensato bene di dedicare il suo tempo alle alchimie di potere nel PD, mentre i sindaci sono stati abbandonati a loro stessi, non sono stati coinvolti su uno straccio di progetto o di schema organizzativo per la espressione del voto nelle diverse fasce elettorali a cui sono stati attribuiti i comuni. In provincia di Cosenza il centrosinistra sulla carta era vincente, la mancata direzione politica ha reso il PD desaparecidos e fortemente minoritario il centrosinistra. Ed è, francamente, stucchevole che il primo atto della cosiddetta nuova segreteria sia stato quello di annunciare i comitati del Si per la città unica, per un referendum che ancora non è stato neanche indetto e che il cui svolgimento è addirittura in dubbio. Un atto evidentemente finalizzato non certo a promuovere la città unica ma solo a manifestare un posizionamento nei giochi correntizi del partito. Un atto oltretutto fortemente divisivo se è vero come è vero che la quasi totalità del centrosinistra di Rende e Castrolibero si è espresso a favore del No. Mi auguro che difronte al mio appello prevalga il buon senso e che la foga di un reiterato infantilismo politico non prevalga ancora una volta nell’opera di direzione della federazione”.

Lo afferma in una nota Enzo Giacco, dirigente regionale PD.

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