«Sì al confronto politico, ma non “tireremo sul prezzo”. Sin dal primo consiglio comunale abbiamo aperto al dibattito, senza alcun tipo di preclusione, sulle grandi vertenze territoriali. Non siamo però disposti a contrattare sulla base di ricatti di bassissimo cabotaggio».
È quanto fanno sapere i gruppi consiliari della maggioranza che sostengono l’amministrazione Stasi.
«Da una prima analisi dell’ultimo consiglio comunale, il dato politico emerso è preoccupante. Ci sembra inaccettabile che a proposte costruttive della maggioranza si risponda mercanteggiando. Ed allora riteniamo importante che la città sappia sin da subito qual è stato il preambolo del dialogo fra le parti. È accaduto – spiegano dalla maggioranza – che alla nostra proposta di istituire due commissioni speciali su temi che riteniamo fondamentali quali il tribunale e l’autonomia territoriale, ci sia stata chiesta in cambio la commissione di vigilanza, l’unica a dover essere presieduta da un rappresentante delle minoranze».
«Le opposizioni, forse troppo impegnate nella disperata ricerca di posizionamenti – proseguono i gruppi di maggioranza – non sono riuscite ad afferrare il senso delle nostre proposte. Riteniamo, infatti, che anche l’istituzione del tribunale debba essere al centro della nostra azione politica, perché la nostra città e più in generale la Sibaritide non possono prescindere ancora da un presidio di giustizia. Così come dall’autonomia del territorio da centri amministrativi lontani e poco sensibili alle esigenze della Piana. Pensiamo ad esempio all’istituzione di una nuova provincia della Sibaritide, sulla base della fusione e nel solco della rivisitazione della legge Delrio che ridefinisce gli enti intermedi, restituendo deleghe e gestione amministrativa del territorio. Ci auguriamo, quindi, che le minoranze rivedano la loro posizione e conducano con noi – è ancora il pensiero dei gruppi consiliari di maggioranza – vertenze territoriali a tutela dell’interesse assoluto e collettivo. Il fatto che abbiano abbandonato l’aula in perfetto stile da “sceneggiata napoletana”, non solo cercando maldestramente di non fare istituire le commissioni temporanee utili per la città, ma anche mettendo in discussione l’operatività della importantissima Commissione Toponomastica, crediamo si commenti da solo.».
«Non possiamo non sottolineare, allo stesso tempo, come tutte le polemiche montate ad arte in campagna elettorale sullo stato di salute delle casse comunali siano state puntualmente spazzate via in consiglio comunale dai revisori dei conti e dalla relazione dell’assessore al ramo, Mauro Mitidieri. Anche di questo la città deve essere informata e sapere che gli equilibri di bilancio approvati ieri sera rappresentano la cartina al tornasole dei conti comunali. Con buona pace di tutti. E noi – concludono dalla maggioranza – partendo dal presupposto che saremo sempre aperti al dialogo costruttivo, allo stesso modo saremo sempre pronti a purificare il tempio dai mercanti».