Il Sindaco Franz Caruso ha preso parte, in serata, alle fasi conclusive del “Cosenza Pride 2024”. Clou dell’evento, molto partecipato e che ha richiamato tantissima gente proveniente anche da altre regioni d’Italia, è stato il coloratissimo corteo che si è snodato a partire dalle 17,00 per le principali strade del centro cittadino, da Piazza Loreto, dove era fissato il raduno, fino a Piazza dei Bruzi dove, in un clima di particolare festa, si sono succeduti gli interventi, tra gli altri, di Alessandra Lucanto, Presidente Arcigay Cosenza, della Presidente nazionale di ArciGay Natascia Maesi, del Sindaco Franz Caruso e del capogruppo del PD in Consiglio comunale Francesco Alimena.
Il Sindaco Franz Caruso ha dato il suo benvenuto alla comunità LGBTQIA+ e a tutti i partecipanti sottolineando che “la città di Cosenza, ricca di civiltà, presidio dei diritti di tutti e tutte, la Cosenza democratica, aperta, progressista, la Cosenza socialista, saluta tutti i partecipanti al “Cosenza Pride 2024″, evento grazie al quale e per il quale oggi abbiamo scritto una pagina importante che appartiene alla nostra tradizione di città inclusiva e solidale. Dice bene Francesco Alimena – ha proseguito Franz Caruso – quando afferma che è stata sanata una ferita. Una ferita che la nostra Amministrazione comunale ha provveduto poco per volta a rimarginare”. E il primo cittadino ha ricordato quanto accadde nel 2017. “L’Amministrazione dell’epoca – ha rimarcato Franz Caruso – rifiutò il patrocinio al Pride. Noi, dopo anni di oscurantismo, non solo abbiamo concesso il nostro patrocinio, ma siamo andati ben oltre, sottoscrivendo, in occasione della Giornata internazionale contro l’omotransfobia che si è celebrata il 17 maggio scorso, il manifesto politico del “Cosenza Pride 2024” con il quale vengono prese in esame una serie di istanze che sono state portate all’attenzione dell’Amministrazione comunale. La firma che abbiamo apposto a questo importante documento, che ci è stato sottoposto dall’Arcigay Cosenza, che ringrazio per l’organizzazione del “Cosenza Pride 2024″, unitamente a tutte le altre sigle che fanno parte del comitato e che hanno reso possibile la concretizzazione dell’evento, non è – ha aggiunto Franz Caruso – un fatto eminentemente formale, ma rappresenta un ulteriore passo di quel percorso che l’Amministrazione da me guidata ha intrapreso sin dal suo insediamento”. E a questo proposito il Sindaco Franz Caruso ha ricordato la data del 7 luglio 2022, “quando celebrai – ha detto – l’unione civile tra Eugenia e Raffaella, nel salone di rappresentanza della casa comunale che per l’occasione venne addobbata a festa. Fu un momento molto significativo e di grande importanza – ha ribadito ancora il primo cittadino – perché ancora una volta testimoniò la vera natura della nostra città.
I cosentini hanno uno spirito profondamente libero, democratico e progressista e che oggi ha modo di riaffermarsi e di manifestarsi in tutta la sua forza. Cosenza è una città emancipata e all’avanguardia, pronta a guardare al futuro, nel rispetto di tutti e di ognuno, al fine di proseguire nel cammino della difesa dei diritti e delle libertà, per arginare pregiudizi ed ostilità di ogni genere. Certo, quella che stiamo attraversando insieme – ha tenuto a sottolineare Franz Caruso – non è una strada in discesa. Tutt’altro. E’ una strada lastricata ancora di ostacoli, di asperità e che diventa in molti frangenti anche tortuosa. Ne sono prova le condotte fortemente discriminatorie ai danni della comunità LGBTQIA+, che, così come ci indicano le poco incoraggianti statistiche dell’ultimo anno, continuano, purtroppo, a restituire una fotografia quanto mai preoccupante a causa della diffusione, nella nostra società, di comportamenti che fanno percepire l’omofobia, la lesbofia, la bifobia e la transfobia come fenomeni ancora molto diffusi. Ma, se la strada è in salita – ha detto con forza Franz Caruso – la nostra Amministrazione comunale – e la manifestazione di oggi lo testimonia ampiamente – è al fianco della comunità LGBTQIA+, condividendo appieno la battaglia intrapresa a sostegno delle rivendicazioni che porta avanti per praticare e rendere operative politiche e leggi egualitarie e non discriminatorie delle persone che appartengono alla stessa comunità. La nostra Amministrazione ha, sin dal suo insediamento, manifestato contrarietà ad ogni forma di discriminazione e riafferma con pervicacia la vocazione della città di Cosenza che è apertamente tollerante, inclusiva, plurale, democratica e sempre in lotta per il riconoscimento dei diritti di tutti, nessuno escluso”.
Poi il Sindaco ha richiamato alla memoria alcuni passaggi di quanto aveva anticipato qualche giorno fa nella conferenza stampa di presentazione dell’evento. “Non ci possono essere differenziazioni, distinzioni, né discriminazioni. Quella che stiamo portando avanti tutti insieme è una battaglia culturale e di civiltà che noi dobbiamo proseguire, senza esitazione alcuna, per rendere, a differenza di chi ha votato nottetempo l’autonomia differenziata, il Paese unito. Cosenza non può indietreggiare e con Cosenza non può farlo neanche la Calabria. Dobbiamo, invece, andare avanti e sostenere le battaglie che ci uniscono ed eliminano le discriminazioni, di qualsiasi natura esse siano. Noi riconosciamo a tutti eguali diritti, perché tutti abbiano eguali opportunità nella nostra comunità”. Prima di concludere il suo intervento Franz Caruso ha richiamato alla memoria un altro momento storico e “che vide protagonisti – ha sottolineato – da un lato il fondatore dell’Arcigay nazionale, Franco Grillini, e dall’altro il parlamentare cosentino, poi Sindaco illuminato della città di Cosenza, Giacomo Mancini. Era il 1985 e a Rocca Imperiale – ha ricordato Franz Caruso – l’arrivo di un gruppo di turisti gay, in un campeggio marino, suscitò, probabilmente dietro una regia ben orchestrata, quasi una rivolta popolare. A difendere la libertà di quelle persone, colpevoli di nulla se non di capitare a Rocca Imperiale nel momento in cui si stava diffondendo la paura dell’AIDS, si schierò immediatamente Giacomo Mancini.
L’on. Mancini volle poi aprire a Cosenza un’assemblea pubblica su quel caso. Si svolse alla Camera di Commercio e registrò ben quattro ore di fitto dibattito. Quell’episodio non venne dimenticato da Franco Grillini che, arrivato a Cosenza (era il mese di giugno del 2003, ben 21 anni fa) portò un omaggio floreale sulla tomba di Giacomo Mancini, scomparso un anno prima, deponendo sulla lapide una corona d’alloro con una fascia tricolore e la scritta “Dagli amici del Gay Pride un grato ricordo”. Quell’anno il Gay Pride si svolse a Bari e venne dedicato proprio alla memoria di Giacomo Mancini. Ho voluto ricordare questo episodio – ha concluso Franz Caruso – per sottolineare che, nel solco tracciato da un grande socialista, oggi, da socialista e da Sindaco della città di Cosenza, sono orgoglioso di aver ospitato il “Cosenza pride 2024″ ed esprimo la mia grande soddisfazione perché da Cosenza si leva forte la voce di chi rivendica a giusta ragione la tutela di diritti sacrosanti che noi condividiamo e che non perderemo occasione di ribadire e riaffermare”.