Ettore Lanzino, di 69 anni, boss della ‘ndrangheta cosentina, è morto stamani nel carcere di Parma dove era detenuto in regime di 41bis dopo la condanna definitiva emessa nel 2016 al termine del processo “Terminator IV”.
Lanzino, secondo quanto riferito da uno dei suoi legali, l’avvocato Marcello Manna, era cardiopatico e aveva avuto un infarto alcuni anni fa quando si trovava nel carcere di Sassari. A seguito di quel malore, i legali chiesero la sospensione della pena, ma ottennero il trasferimento a Parma, struttura carceraria ritenuta adeguata alle cure. Questa mattina Lanzino è deceduto presumibilmente a causa di un altro infarto.
“Abbiamo chiesto copia della cartella clinica e appena avremo riscontro sapremo cosa è successo” ha riferito all’ANSA l’avvocato Manna.
Intanto, secondo quanto si apprende, i familiari stanno raggiungendo Parma per portare la salma a Cosenza dove saranno celebrati i funerali.